Metti un catalizzatore nella rete sociale degli inventori

MARCO TORTORIELLO E DUE COAUTORI HANNO INDIVIDUATO LE CARATTERISTICHE DEGLI INDIVIDUI CHE RIESCONO A RADDOPPIARE IL NUMERO DI BREVETTI REGISTRATI DAI COLLEGHI

Un nuovo studio esplora i ruoli di supporto al processo innovativo in un’organizzazione investigando le strutture sociali che portano alcuni individui a facilitare e promuovere l’innovatività dei propri colleghi. Questi individui, chiamati “catalizzatori” dell’innovazione, contribuiscono agli output innovativi di altri ricercatori grazie alla loro posizione nel network e al tipo di conoscenza cui possono accedere attraverso il loro network.
 
Marco Tortoriello (Dipartimento di Management e Tecnologia), Bill McEvily (University of Toronto) e David Krackhardt (Carnegie Mellon University) hanno pubblicato Being a Catalyst of Innovation: The Role of Knowledge Diversity and Network Closure in Organization Science (Vol. 26, Issue 2, doi: 10.1287/orsc.2014.0942).
 
È ora ampiamente riconosciuto che l’abilità individuale di generare innovazioni è spesso il frutto di collaborazioni. I ricercatori hanno quindi cercato di comprendere meglio il ruolo giocato dai diversi attori coinvolti nel processo innovativo in un’organizzazione. Fino ad ora, però, la maggior parte dell’attenzione è stata concentrata sugli innovatori, mentre si sa poco sugli altri ruoli che supportano l’innovazione in un contesto organizzativo. Quello dell’inventore solitario è più un mito che una realtà organizzativa, dal momento che innovare è principalmente uno sforzo collettivo. Diventa perciò importante comprendere il network di relazioni che esiste attorno agli innovatori, e in particolare come specifici individui nel network siano in grado di contribuire alle innovazioni dei loro colleghi. Gli autori hanno quindi analizzato 276 ricercatori nella divisione ricerca e sviluppo di una multinazionale dell’hi-tech per capire l’impatto dei catalizzatori di innovazioni nel proprio network sul numero medio di brevetti generati da un inventore. I risultati rivelano che avere almeno un catalizzatore nel network dell’inventore raddoppia la produttività scientifica dell’inventore, misurata in termini di brevetti.
 
Ma cosa rende un individuo un catalizzatore? I catalizzatori sono in grado di stimolare e migliorare lo sviluppo di nuove idee nei loro colleghi trasmettendo ad essi un sapere rilevante. Inoltre, il loro ruolo chiave nel contribuire a generare il processo innovativo è riconosciuto dai colleghi stessi che aiutano. Questo significa che la posizione occupata dai catalizzatori nel network dell’innovatore, insieme al tipo di conoscenza cui possono accedere, è un fattore cruciale nel favorire la capacità di agire come catalizzatore. Se un ricercatore, infatti, non vuole condividere il proprio sapere con i colleghi o non è conscio del fatto che la sua conoscenza possa essere utile ad altri, non può diventare un catalizzatore. E questa condivisione di conoscenza può verificarsi solo se ci sono legami condivisi con terzi, ossia se l’individuo si trova in un network chiuso. Infine, se la posizione del ricercatore nel network è tale che ha accesso a una conoscenza che è diversa da quella che l’innovatore già possiede, allora il ruolo del catalizzatore si attiva e può giocare un ruolo fondamentale nel processo innovativo.
 
Quindi questo studio, portando l’attenzione sul ruolo quasi del tutto invisibile ma cruciale del catalizzatore, ci aiuta a comprendere meglio il ruolo di tutti coloro che contribuiscono alla generazione di nuove idee. E tutto ciò fornisce importanti indicazioni sull’importanza di coltivare la natura collettiva dell’innovazione nei contesti organizzativi.

di Paola Zanella