La Smart City da un punto di vista giuridico: un'analisi di Fracchia e Pantalone

IL DOCENTE ORDINARIO E L'ASSEGNISTA DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO DI STUDI GIURIDICI DELLA BOCCONI HANNO SCRITTO UN PAPER SUI PROFILI GIUSPUBBLICISTICI DELLA SMART CITY. E LO PRESENTERANNO AL CONGRESSO ANNUALE IIAS IASIA, IN CINA

Un paper di Fabrizio Fracchia e Pasquale Pantalone, rispettivamente docente ordinario a assegnista di ricerca, entrambi presso il Dipartimento di studi giuridici, è stato selezionato, a seguito di una call for papers, per essere presentato al congresso annuale IIAS-IASIA (International Association of the International Institute of Administrative Sciences e International Association of Schools and Institutes of Administration), che si terrà a Chengdu, in Cina, dal 19 al 23 settembre. “Un’intera settimana in cui potremo confrontarci con i maggiori esperti in tema di diritto amministrativo e pubblica amministrazione, non solo accademici, ma anche tecnici ed esperti provenienti da tutto il mondo”, dice Pantalone.


Il titolo del paper è Smart City: share to innovate (with the risk of excluding?). “Abbiamo condotto un’analisi del concetto di Smart City dal punto di vista giuridico, approfondendo in particolare gli aspetti del diritto amministrativo”, spiega Pantalone. “Si tratta di un tema poco analizzato nella letteratura giuridica: i contributi sulle Smart Cities giungono molto più spesso da economisti e ingegneri”. Nello specifico, il lavoro dei due accademici analizza la normativa nazionale ed europea in materia, soffermandosi sui caratteri peculiari della Smart City e sul ruolo giocato dai poteri pubblici.  “E non manca un approccio più critico: quando si parla di Smart City si parla anche di un ‘paradigma’ che potrebbe imporsi come modello generalizzato, con il rischio di escludere dalla comunità intelligente coloro che non vi aderiscono”, continua Pantalone. 

di Benedetta Ciotto