Patrick Choi tra marketing e machine learning
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Patrick Choi tra marketing e machine learning

IL NUOVO ASSISTANT PROFESSOR DI MARKETING ADOTTA UN APPROCCIO QUANTITATIVO. HA MONITORATO LE BUFERE DI NEVE NEGLI STATI UNITI PER CAPIRE MEGLIO IL SUCCESSO DEI FILM IN SALA E IN DVD

“Non vedevo l’ora di lavorare a contatto con i docenti e i ricercatori del Bocconi Institute for Data Science and Analytics”, dice Patrick Choi. Il 1° settembre è entrato a far parte del Dipartimento di Marketing, proveniente dalla Tepper School of Business of the Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Pennsylvania. A Milano Choi insegna marketing, channel marketing, analisi testuale e social media analytics. La sua ricerca si colloca all’intersezione fra Marketing, Statistica bayesiana e Machine Learning. Di recente, ha usato questi strumenti per stimare la domanda di servizi e prodotti, come i film, che vengono offerti attraverso una molteplicità di canali.
 
Patrick Choi ha studiato Computer Science alla Carnegie Mellon nei primi anni 2000. “La programmazione informatica mi permetteva di trasformare le mie idee in qualcosa di concreto”, ricorda. Dopo la laurea, ha lavorato come Research Programmer al Robotics Institute della Carnegie Mellon e come Senior Business Analyst presso la divisione carte di credito della banca Capital One, dove ha approfondito la conoscenza del marketing. “Le banche usano strumenti predittivi al fine di migliorare le strategie di marketing. L’approccio quantitativo e basato sui dati mi affascinava. Ho così deciso di imboccare la strada del PhD in Marketing alla Carnegie Mellon. Lì è nato l’interesse per la combinazione di machine learning e tecniche di inferenza al fine di stimare l’efficacia delle strategie di marketing”.
 
Di recente Choi si è dedicato ai prodotti venduti attraverso più canali domandandosi se il consumo in uno di essi influenzi la domanda negli altri. “Ad esempio, si potrebbe pensare che se un film è molto visto in sala sarà poi poco comprato in Dvd e Blu-Ray. In realtà, chi va al cinema e apprezza il film sparge la voce, aumentando le vendite di Dvd/Blu-Ray. Per non parlare dei consumatori che apprezzano a tal punto la pellicola da comprarla su disco”. Analizzare la relazione fra il consumo nei cinema e la domanda di Dvd/Blu-Ray può essere complicato. Un film popolare attrae sia acquirenti del disco, sia spettatori nelle sale – è una correlazione spuria che nasconde il vero effetto dell’interrelazione fra i due canali. Nel job market paper The Perfect Storm, di cui è co-autore con Peter Boatwright e Michael Smith, Choi usa le bufere di neve per analizzare l’effetto del successo al botteghino sulle successive vendite dei Dvd/Blu-Ray. “Una bufera di neve che colpisce una città durante il weekend in cui il film debutta nelle sale influenza negativamente la presenza nei cinema, ma non la domanda di Dvd/Blu-Ray che vengono pubblicati molti mesi dopo. Una tormenta ci dà perciò l’opportunità di misurare in modo credibile l’effetto del successo al botteghino sulle vendite di Dvd e Blu-Ray”.

di Claudio Todesco
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