Quando la tecnologia non basta
PERCHE' IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO MIGLIORI E' FONDAMENTALE IL CONTESTO, COME SPIEGANO MAGNI, CAPORARELLO E PENNAROLAL’adozione di una nuova tecnologia non è una condizione sufficiente affinché l’apprendimento migliori. Compito della ricerca è perciò l’individuazione dei fattori di supporto che migliorino l’efficacia dell’apprendimento effettuato attraverso l’uso di strumenti digitali. “L’adozione di mobile technologies ha provocato un cambio di paradigma nella letteratura sull’e-learning”, spiega Massimo Magni, Professore Associato di Organizzazione Aziendale e Sistemi Informativi e co-autore con Leonardo Caporarello e Ferdinando Pennarola della ricerca empirica When Teachers Support Students in Technology Mediated Learning. “Vanno quindi studiati i due fattori che possono favorire l’efficacia del processo di apprendimento: la tecnologia e il contesto”. Per farlo, gli autori hanno utilizzato dati provenienti da 9 scuole superiori italiane.
Per due anni, 370 studenti hanno utilizzato un tablet per accedere a risorse digitali e produrre risultati. I voti in un’ampia gamma di materie umanistiche e scientifiche sono stati confrontati con quelli ottenuti dagli studenti di classi dove gli stessi docenti hanno utilizzato tecniche d’insegnamento tradizionali. All’inizio e alla fine dell’esperimento è stato chiesto ai partecipanti di compilare un questionario per misurare la loro percezione della tecnologia (facilità d’uso e utilità) e delle variabili di contesto (supporto dell’insegnante e dei pari). “Le precedenti esperienze degli studenti con le tecnologie si sono rivelate statisticamente non significative, così come il supporto dei compagni. È emerso piuttosto che l’efficacia della tecnologia dipende dall’integrazione con il processo di apprendimento. In altre parole, proporre contenuti digitali non basta. Inoltre, in mancanza di supporto e incoraggiamento di un docente, il processo di apprendimento è più lento o viene addirittura abbandonato”.
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