Quella relazione tra stipendio e valore

MOLTO SPESSO I MANAGER GUADAGNANO PIU' DI QUANTO DOVREBBERO, SE RAPPORTATO AL CONTRIBUTO CHE DANNO ALL'AZIENDA, SOPRATTUTTO AI MASSIMI LIVELLI

Un nuovo paper di Arnaldo Camuffo, Russ Coff (University of Wisconsin-Madison) e Aneesh Datar conferma il mito del Ceo superpagato. Confrontando tra la creazione di valore dei Ceo (il loro contributo alla performance aziendale) e la loro acquisizione di valore (la retribuzione), in Misalignment of Contribution and Pay: When do CEOs capture more (or less) than the value they create? Camuffo conclude che la retribuzione complessiva dei Ceo varia notevolmente, anche se il loro contributo ai risultati aziendali è abbastanza simile. «La deviazione standard (una misura di dispersione di una variabile) degli effetti dei Ceo sull’acquisizione di valore è più di cinque volte superiore alla deviazione standard degli effetti dei Ceo sulla creazione di valore», spiega, «e la differenza è molto più forte, fino a 1.000 volte, quando usiamo misure del contributo dei Ceo che ben rappresentano i benefici finanziari per gli azionisti». Camuffo è giunto a questa conclusione utilizzando un campione di oltre 1.200 aziende che sono state inserite nella lista Fortune 1000 almeno una volta tra il 2002 e il 2014.

Per isolare l'effetto Ceo, Camuffo e i suoi co-autori osservano che cosa accade, in termini di performance aziendale, intorno ai cambiamenti di Ceo, depurando la stima da tutte le caratteristiche esterne che possono contribuire a tale performance, e trovano un notevole disallineamento. «I nostri risultati suggeriscono inoltre che c'è un disallineamento tra la creazione di valore e l’acquisizione di valore ai massimi livelli. In altre parole, molti Ceo catturano più di quello che creano», dice Camuffo. «Questa conclusione è coerente con l’argomento secondo cui in alcune posizioni i manager si appropriano in modo sproporzionato del valore creato dal capitale umano. Questo meccanismo, come abbiamo osservato in altri studi, potrebbe essere di segno opposto ai livelli di middle management, dove i manager creano più valore e non sono remunerati di conseguenza».

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di Fabio Todesco