Quando, come e perche' i Benetton sono diventati Edizione

UNO STUDIO DI ANDREA COLLI, DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE SOCIALI E POLITICHE, SU UNA DELLE PIU' IMPORTANTI FAMIGLIE IMPRENDITORIALI ITALIANE

Per capire la fisionomia di un’organizzazione non basta analizzarne lo stato attuale. È necessario studiarne l’evoluzione nel tempo. Perché la storia, afferma Andrea Colli, non serve a prevedere il futuro, ma a capire il presente. «La storia non è solo una successione di eventi nel passato. Non risponde alla domanda: che cos’è successo? È uno strumento che, grazie alla ricostruzione di accadimenti e interazioni, permette di comprendere perché oggi un fenomeno è tale, quali sono i suoi elementi di forza e quali di debolezza». Non sempre chi guida un’impresa, per esempio, ha coscienza del percorso compiuto. Scrivere la storia di un’azienda serve a indicare all’azienda stessa la strada fatta. «La storia», afferma Colli «è questo voltarsi indietro». È la logica che il direttore del Dipartimento di scienze sociali e politiche ha utilizzato studiando il caso di Edizione, la holding del gruppo Benetton fondata nel 1981, quando la famiglia decise di diversificare gli investimenti rispetto al core business, l’abbigliamento.

Oggi Edizione è presente in vari settori, dalle grandi infrastrutture alla ristorazione aeroportuale, caratterizzati dalla presenza di concessioni pubbliche con rendimenti tendenzialmente stabili e programmazione degli investimenti costante nel tempo. Edizione non si è prefissata questa missione fin dal principio. Il suo successo non è il risultato di una pianificazione, ma di un processo di adattamento e di apprendimento progressivo durante il quale sono andate costituendosi risorse e competenze. «La storia ci insegna che i Benetton hanno imparato a separare gestione della società e interessi della proprietà. Hanno nominato manager professionisti di alto livello nelle posizioni chiave e hanno tenuto a freno la tentazione di interferire nei processi decisionali».

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di Claudio Todesco