Viaggio nella famiglia allargata
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Viaggio nella famiglia allargata

CHE IMPATTO HA LA NASCITA DI UN FIGLIO QUANDO UNO DEI PARTNER NE HA GIA' ALTRI DA UNA PRECEDENTE RELAZIONE? I RISULTATI DI UNA RICERCA DI NICOLETTA BALBO

Le indagini e la ricerca sulle famiglie allargate rappresentano un filone della letteratura di sociologia della famiglia in via di rapida diffusione. Le domande poste dai ricercatori nell’analizzare le dinamiche interne alle famiglie tradizionali sono state trasportate nel nuovo contesto: la nascita di un figlio contribuisce alla felicità della coppia? Come vengono divisi i compiti e le responsabilità all’interno della famiglia? Finora, l’attenzione degli studi sulle famiglie allargate si è focalizzata sulla misurazione del benessere dei figli nati da precedenti relazioni che vivono in un nuovo nucleo famigliare in cui nasce un altro figlio. Nicoletta Balbo (Bocconi) e Katya Ivanova (University of Amsterdam) hanno invece studiato l’impatto della nascita di un figlio sul benessere della coppia nel caso in cui uno dei due partner abbia già uno o più figli da una precedente relazione.

Le autrici di Cementing the Stepfamily? Biological and Stepparents’ Relationship Satisfaction after the Birth of a Common Child in Stepfamilies hanno utilizzato dati del Panel Analysis of Intimate Relationships and Family Dynamics. Si tratta di un’indagine su un campione rappresentativo della popolazione tedesca inaugurata nel 2008. Gli stessi individui appartenenti a tre coorti (nati nel 1971-1973, 1981-1983 e 1991-1993) hanno risposto a un questionario ogni 12 mesi. «Secondo questi dati, relativi a 512 unioni, avere un figlio in comune ha un impatto positivo sulla vita di coppia in una famiglia allargata», spiega Balbo. Le autrici si sono chieste se vi è differenza fra i due genitori, ovvero fra chi aveva e chi non aveva figli da precedenti relazioni. «Tra i 12 e i 36 mesi di vita del figlio nato all’interno di una famiglia allargata, vale a dire nel momento in cui la cura del bambino richiede più energie, si registra una riduzione significativa del benessere, ma solo per il genitore biologico di tutti i figli». Il motivo? Spesso, il genitore biologico di tutti i figli è la donna, su cui grava la maggior parte dei compiti e delle responsabilità famigliari.

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di Claudio Todesco
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