Quando la rabbia fa danno a noi e agli altri

Quando la rabbia fa danno a noi e agli altri

UN ESPERIMENTO DI PIERPAOLO BATTIGALLI DIMOSTRA IL RUOLO DELLA RABBIA NELLE NOSTRE DECISIONI

La rabbia influenza le scelte che compiamo. Ci spinge a comportarci in modo aggressivo arrivando a farci rinunciare a benefici materiali. Pierpaolo Battigalli ha studiato l’argomento nell’ambito della teoria dei giochi e ha sviluppato con Martin Dufwenberg e Alec Smith un modello secondo il quale, in linea con quanto afferma la psicologia, la rabbia deriva dalla frustrazione dovuta al mancato raggiungimento di un obiettivo. Per verificare le predizioni del modello, ha poi condotto un esperimento in Bocconi. Oltre 350 studenti hanno partecipato a un gioco di contrattazione semplificato chiamato Ultimatum Minigame, che prevede una divisione di una certa somma fra due persone, un proposer e un responder.
“Secondo la teoria economica tradizionale, gli agenti mirano a massimizzare il proprio guadagno materiale e si aspettano che gli altri facciano altrettanto. Il proposer dovrebbe perciò offrire una divisione asimmetrica della somma e il responder dovrebbe accettare pur di guadagnare qualcosa. La letteratura sperimentale ha invece dimostrato che, a fronte di una proposta asimmetrica, molti scelgono di non guadagnare alcunché, facendo un grande danno agli altri e un piccolo danno a sé stessi. Ciò avviene tanto più il responder si aspetta una buona offerta, ovvero quando le sue aspettative vengono frustrate”.

L’esperimento è stato applicato utilizzando anche il cosiddetto metodo della strategia che chiede al responder di specificare una regola (strategia) di gioco che viene poi eseguita meccanicamente. Secondo la teoria dell’utilità attesa, il responder dovrebbe vincolarsi alle stesse scelte contingenti che farebbe con il metodo diretto dopo aver osservato l’offerta. “Ma immaginare che si possano verificare eventi avversi non è sufficiente a creare la frustrazione che genera rabbia e rifiuto. Ed è effettivamente quel che abbiamo verificato tramite l’Ultimatum Minigame confrontando il metodo diretto e quello strategico. Non abbiamo invece trovato differenze generate dall’aumento del guadagno del responder nella default allocation, che secondo il modello dovrebbe generare aspettative iniziali più ottimistiche e maggiore rabbia per una proposta iniqua. O meglio, solo il comportamento dei soggetti di sesso maschile è in linea con questa previsione del modello. Questa differenza sarà oggetto di ulteriori ricerche”.

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di Claudio Todesco
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