Il Premio Nobel Michael Spence entra nella faculty Bocconi
Il premio Nobel Michael Spence entreràfar parte della faculty dell'Università Bocconi, dopo tre anni alla SDA Bocconi School of Management. Nel 2011 è entrato a far parte della faculty di SDA Bocconi School of Management e nell'anno accademico 2014-2015 diventerà professore senior di economia all'Università Bocconi. Spence continuerà a lavorare come professore di economia presso New York University (NYU) Stern School of Business.
Prima della NYU, Spence è stato professore e preside di facoltà presso Stanford Business School. Ad Harvard ha insegnato economia e gestione aziendale ed è stato preside della facoltà di Arts and Sciences. Si è laureato alla Princeton e ha ottenuto il dottorato ad Harvard.
Il suo modello sul valore segnaletico della formazione per il mercato del lavoro è stato universalmente apprezzato e gli è valso il premio Nobel per l'economia nel 2001. Il suo modello è applicabile in vari camp, dalla formazione alla pubblicità. Eppure è abbastanza semplice e intuitivo.
Nel modello i dipendenti differiscono per qualità. Prima di assumerli, è però impossibile sapere se siano di alta o bassa qualità. Quindi esiste un'asimmetria informativa tra i lavoratori e i datori di lavoro. L'alta qualità giustificherebbe uno stipendio più alto, ma i lavoratori devono poter segnalare la loro qualità ai datori.
Nel modello di Spence i lavoratori non possono vantare una reputazione costruita con le performance passate. Per questo motivo, per decidere quanto pagargli, i datori di lavoro hanno a disposizione solo le informazioni relative all'età, al sesso e ad alcuni segnali (in particolare il livello di formazione).
Secondo le regole del gioco di Spence, i segnali riescono a distinguere i lavoratori solo se i costi di segnalazione sono correlati negativamente con le abilità dei lavoratori. Per semplificare, questo vuol dire che nel caso i lavoratori più produttivi decidano di conseguire una formazione superiore, lo potranno fare a costi più bassi (in termini di denaro, tempo, impegno). Il caso è opposto per i lavoratori meno produttivi, che hanno i costi più alti. A un certo punto, il modello di Spence raggiunge un equilibrio di segnalazione, in cui la formazione dei lavoratori ad alta produttività è superiore rispetto a quella dei lavoratori meno produttivi. Di conseguenza, datori di lavoro offriranno una retribuzione maggiore ai lavoratori a più alta produttività.
Spence si è anche occupato con continuità di crescita e sviluppo, e vorrebbe continuare questo tipo di ricerca ponendo l'enfasi sulle riforme strutturali, sulla crescita e sull'occupazione in Italia e in Europa. Per questo motivo, Milano e Bocconi sembrano essere il posto giusto. Inoltre, Spence aggiunge, "Bocconi è una grande università, dove ho tanti colleghi e amici".
Spence, in passato, ha già insegnato economia dello sviluppo alla Bocconi per due brevi periodi. Inoltre, dal 2011 insegna gli studenti MBA presso SDA Bocconi School of Management.