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Da Ford a Jobs: l'evoluzione (francese) dell'imprenditore

, di Claudio Todesco
Dai primi del 900 ai giorni nostri la figura dell'entrepreneur in un libro di Giuseppe Berta

«Il concetto di imprenditore è ampio e perciò sfuggente. La storia può aiutarci a catturarne caratteri e funzioni». Giuseppe Berta, professore associato di storia contemporanea della Bocconi, ha offerto una ricognizione dell'identità dell'imprenditore nel libro L'enigma dell'imprenditore (e il destino dell'impresa), edito da Il Mulino. «L'idea di imprenditore è una funzione della cultura delle varie epoche», spiega. «Durante la rivoluzione industriale inglese, nella seconda metà del Settecento, la categoria dell'imprenditore non esisteva. La parola stessa entrepreneur è un prestito dal francese. Nella visione dell'economia politica classica, da Adam Smith in poi, non c'era entrepreneur, ma employer, colui che dà lavoro ed è definito dalla sua funzione organizzativa». L'imprenditore è quindi il prodotto di una cultura europea continentale. È colui che intraprende, che mette la propria intelligenza creativa al servizio di un'organizzazione economica.

Questa visione meno oggettiva e più soggettiva risulterà vincente. Nella Teoria dello sviluppo economico del 1911, Joseph Schumpeter ha ripreso la funzione creativa dell'imprenditore facendone l'atto fondante del processo di sviluppo economico. L'imprenditore anticipa i tempi e coglie bisogni inespressi. «Se nel Novecento l'uomo che meglio incarnava questa figura era Henry Ford, oggi è Steve Jobs, non un inventore, ma l'imprenditore schumpeteriano che intuisce la direzione di marcia del suo tempo. Jobs ha rappresentato il punto di passaggio dalla cultura dell'impresa e dell'innovazione dal XX a quella del XXI secolo. Ha imposto un'estetica inconfondibile e stabilito che ciò che è bello è funzionale, e viceversa. Ma imprenditori non sono solo Elon Musk, Mark Zuckerberg o Jeff Bezos. Oggi oscilliamo fra la visione del grande entrepreneur e la quotidianità della dimensione imprenditoriale». L'ambiguità della parola imprenditore pare proprio invincibile: per riempirla di significato è necessario proiettarla in un contesto storico.

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