Cristoph Wolf vuole rendere piu' produttivi i gruppi

IL NUOVO ASSISTANT PROFESSOR DI ECONOMIA STUDIA GLI INCENTIVI DINAMICI IN SITUAZIONI CHE VEDONO GLI ATTORI MODIFICARE NEL TEMPO LA LORO CONOSCENZA DEL CONTESTO

Durante gli studi di Economia all’Università di Mannheim, Christoph Wolf ha affrontato un progetto di organizzazione industriale come assistente di ricerca. “Per la prima volta, entrai in contatto con la ricerca accademica in campo economico. Mi piacque. Imparai quanto impegnativa e al contempo eccitante può essere la ricerca”. Sette anni dopo, Wolf si appresta a entrare al Dipartimento di Economia della Bocconi come assistant professor. Qui approfondirà il suo interesse per gli incentivi dinamici in problemi dove due o più individui interagiscono nel tempo acquisendo conoscenze relative al contesto economico.
 
Wolf ha maturato il proprio pensiero economico nei periodi trascorsi a Yale e alla École d’économie de Toulouse. “Ho avuto l’opportunità straordinaria di imparare dai massimi studiosi nel campo”, ricorda. “Discutere con loro ha contribuito a migliorare enormemente i miei progetti”. Durante il secondo anno a Yale, Wolf ha frequentato un corso di Economia matematica. “Studiammo vari argomenti relativi ai giochi dinamici e alla progettazione istituzionale dinamica. Li trovai incredibilmente interessanti. Mi stimolarono a dare il via al mio primo progetto di ricerca”.
 
Nel job market paper Informative Milestones in Experimentation, Wolf studia un problema di azzardo morale a tempo continuo che prevede diversi gradi di conoscenza circa un progetto di qualità ignota. È il caso, ad esempio, di un investitore e della startup che sta finanziando. “Al principio, nessuno sa se l’agente è in grado di portare a termine con successo il progetto. Ogni fallimento rende le parti via via più pessimiste e rende più difficile per il finanziatore far lavorare l’agente”. Un prototipo rappresenta un passaggio importante e fornisce al finanziatore alcune informazioni circa la futura redditività del progetto. “Il grado di informazione e il carattere non osservabile delle sue azioni forniscono all’agente la possibilità di manipolare la performance del prototipo a suo favore. Ciò è previsto in anticipo dal finanziatore e porta a un cambiamento del contratto ottimale”.
 
Wolf ha anche studiato, con Sinem Hidir, i problemi di collaborazione che nascono quando un team formato da due persone lavora a un progetto congiunto. “Abbiamo preso in considerazione un contesto in cui la produttività di uno dei membri del team è nota, ma non lo è quella dell’altro. In un team siffatto, si è incentivati a beneficiare gratuitamente degli sforzi dell’altro membro. Tale incentivo è ridotto se non si è certi della sua produttività. Abbiamo dimostrato che la situazione ottimale prevede di inserire nei team player dalla produttività ignota piuttosto che dalla produttività notoriamente alta”.
 
Wolf è inoltre interessato alla ricerca che lega teoria e lavoro empirico. Ad esempio, in un progetto messo a punto in collaborazione con Stefan Weiergraeber sta studiando gli effetti delle asimmetrie nei costi e nell’accesso alle informazioni di aziende in competizione nel contesto della fornitura. In Bocconi Wolf insegnerà microeconomia. “Ho visitato il Dipartimento di Economia e ho incontrato colleghi brillanti e amichevoli”, spiega. “È un gran posto in cui lavorare. Per non dire della bellissima posizione di Milano: la città è vicina alle montagne e io amo lo sci e le escursioni”.

di Claudio Todesco