Quando la trasparenza sulle politiche paga
SCIENZE POLITICHE |

Quando la trasparenza sulle politiche paga

VENTICINQUE ANNI DI RICERCA SULLA TRASPARENZA HANNO INSEGNATO CHE FUNZIONA SOLO A DETERMINATE CONDIZIONI. MARIA CUCCINIELLO, GRAZIE A UN ESPERIMENTO, CONCLUDE CHE E' EFFICACE NEL MIGLIORARE LA COMPRENSIONE DELLE POLITICHE, MA NON INFLUISCE SULLA CONFORMITA' DEI CITTADINI QUANDO LE POLITICHE RIGUARDANO I COSIDDETTI VALORI SACRI

L'idea che una maggiore trasparenza sulle politiche pubbliche si traduca in una migliore comprensione da parte dei cittadini e, in ultima analisi, in una maggiore disponibilità a conformarsi (pagando, ad esempio, un’imposta necessaria a coprire le spese della politica proposta) potrebbe sembrare scontata. In realtà, si basa su due presupposti non testati: che la trasparenza contribuisca alla comprensione e che la comprensione contribuisca all'osservanza volontaria.
 
Maria Cucciniello, assistant professor presso il Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico della Bocconi, mette alla prova queste ipotesi in un paper con Gregory Porumbescu (Rutgers University), Meghan Lindeman e Erica Ceka (entrambe della Northern Illinois University), pubblicato dalla Public Administration Review. Utilizzando un esperimento e una rilevazione, gli autori concludono che la trasparenza, in effetti, favorisce la comprensione, ma l'effetto della comprensione sull'intenzione di conformarsi dipende dal tipo di politica. In particolare, quando la politica proposta influisce su valori secolari (che riguardano la qualità della vita) il rapporto tra comprensione e intenzione di conformarsi si rivela valido, ma quando essa riguarda valori sacri, come la sicurezza e la salute, le intenzioni dei cittadini non sono influenzate da una migliore comprensione.
 
In un esperimento gli autori manipolano due variabili di una presentazione politica: il tipo di politica (la prima riguarda valori secolari, proponendo di convertire due edifici commerciali in spazi verdi, la seconda riguarda valori sacri, proponendo di costruire una nuova struttura per detenuti recentemente rilasciati) e l'usabilità dell'informazione, che è una delle componenti della trasparenza (in un caso l'informazione è presentata in blocchi di paragrafi, nell'altro con elenchi puntati, i bullet point, migliorandone così la leggibilità). Un campione di 296 cittadini è esposto in modo casuale e uniforme a uno dei quattro scenari (valori sacri/alta trasparenza, valori sacri/bassa trasparenza, valori secolari/alta trasparenza, valori secolari bassa trasparenza) e poi testato sulla comprensione delle politiche e sulla disponibilità a pagare una tassa per raggiungere l'obiettivo della politica.
 
Mentre una maggiore trasparenza porta sempre a una migliore comprensione, solo il gruppo esposto a una politica su valori secolari mostra una maggiore volontà di conformarsi.
 
“Il nostro esperimento dimostra che il modo in cui l'informazione viene presentata è importante quanto il contenuto stesso", dice Cucciniello, "e che sottili differenze, come il formato del messaggio, hanno conseguenze importanti. Ma la capacità dei cittadini di agire razionalmente varia notevolmente da un contesto politico all' altro, cosicché gli effetti della trasparenza sulle intenzioni di conformarsi non sono universali".
 
È interessante notare che, anche se un formato migliore migliora sempre la comprensione dei cittadini, anche il livello di comprensione varia da un tipo di politica all'altro: la comprensione di politiche riguardanti valori sacri è inferiore a quella delle politiche riguardanti valori secolari, sia nello scenario a bassa trasparenza sia in quello ad alta trasparenza. “Una possibile interpretazione è che i cittadini possono essere più aperti quando si tratta di politiche che si occupano di valori secolari, mentre sono meno ricettivi all'informazione relativa alle politiche che riguardano valori sacri ", conclude Cucciniello.
 
In un precedente articolo recentemente pubblicato sulla stessa rivista e scritto insieme a con Porumbescu e Stephan Grimmelikhuijsen (Utrecht School of Governance), Cucciniello ha analizzato 25 anni di ricerca scientifica sulla trasparenza. L’analisi suggerisce che la trasparenza funziona in certe condizioni e per certi obiettivi, ma non è una panacea e auspica ulteriori indagini su tali condizioni e obiettivi – quello che fa il paper più recente.
 
Gregory Porumbescu, Meghan Lindeman, Erica Ceka, Maria Cucciniello, Can Transparency Foster More Understanding and Compliant Citizens?, in Public Administration Review, Early View, doi: 10.1111/puar.12790.
 
Maria Cucciniello, Gregory Porumbescu, Stephan Grimmelikhuijsen, 25 Years of Transparency Research: Evidence and Future Directions, in Public Administration Review, Vol 77, Issue 1, doi: 10.1111/puar.12685.

di Fabio Todesco
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