Analizzare la qualita' dei rapporti personali per capire l'impresa
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Analizzare la qualita' dei rapporti personali per capire l'impresa

IN UNA SERIE DI STUDI PUBBLICATI DA RIVISTE INTERNAZIONALI CARLO SALVATO VA ALLA RICERCA DELLE MICROFONDAZIONI DELLA COLLABORAZIONE, LA CARATTERISTICA CHE CONSENTE DI AVERE PROCESSI DECISIONALI EFFICIENTI E RISULTATI ECONOMICI POSITIVI

Quando i rapporti personali non sono buoni, il destino di un'organizzazione è segnato: i conflitti e la conseguente complessità dei processi organizzativi determinano cattive decisioni e, infine, risultati economici negativi. Le ultime pubblicazioni di Carlo Salvato, uno studioso di strategia presso il Dipartimento di Management e Tecnologia della Bocconi, si sviluppano a partire proprio da questa osservazione. "Analizzo la qualità dei rapporti personali perché è la base di una collaborazione fruttuosa e, in definitiva, una fonte di vantaggio competitivo".
 
In Routine Regulation: Balancing Conflicting Goals in Organizational Routines (con Claus Rerup, Frankfurt School of Finance, di prossima pubblicazione su Administrative Science Quarterly, disponibile online prima della stampa, doi: 10.1177/0001839217707738), Salvato mostra come alcuni meccanismi, attività o artefatti possano piegare le routine organizzative a servire obiettivi in ​​conflitto. "Le routine risultano essere più flessibili e dinamiche di quanto si pensi", dice Salvato. Il paper studia la società italiana di design Alessi, un’impresa con una gamma di prodotti incredibilmente diversificata, con prezzi da 20 a 3.000 euro, alcuni esposti al Moma di New York, altri pubblicizzati dai supermercati tra i prodotti che i clienti possono ottenere con le raccolte punti.
 
Raccogliendo dati dettagliati su 214 progetti di sviluppo di nuovi prodotti su un arco di 36 anni (1970-2006), gli autori hanno potuto distinguere tra due varianti della stessa routine di sviluppo del prodotto, le cosiddette Dream Factory ed Efficiency Factory. I progettisti e alcuni manager sono orientati allo sviluppo di oggetti artistici, senza grande considerazione per i costi (la Dream Factory) mentre altri manager e gli ingegneri sono interessati alla fattibilità e ai costi (l’Efficiency Factory), rischiando così uno stato di conflitto perenne. "Abbiamo osservato che la routine viene diretta verso uno dei due modelli attraverso una serie di attività di attivazione, repressione o indirizzamento alternativo che, in un certo senso, rappresentano le regole da utilizzare per assemblare la stessa serie di mattoni, come avviene con il DNA, per usare una metafora con 40 anni di storia", dice Salvato. "Finché Alessi si considerava solo un produttore di oggetti artistici, ad esempio, qualsiasi progetto includeva un maestoso workshop di kick-off con ospiti prestigiosi e attività costose. Quando è stato chiaro che un evento di questo tipo non ha senso nel caso di progetti di Efficiency Factory, è stato introdotto un briefing per decidere quali attività includere nel workshop - un meccanismo di indirizzamento alternativo.
 
"A mio avviso", continua Salvato, "questi sono strumenti organizzativi che aiutano le persone a risolvere i conflitti e quindi migliorare la qualità delle loro relazioni".
 
In Cooperation across Disciplines: A Multilevel Perspective on Cooperative Behavior in Governing Interfirm Relations (di prossima pubblicazione su Academy of Management Annals, disponibile online prima della stampa, doi: 10.5465/annals.2014.0001) Salvato esplora le relazioni interaziendali con l'aiuto di un esperto americano di decision-making strategico (Jeffrey Reuer, University of Colorado) e di un teorico dei giochi (Pierpaolo Battigalli della Bocconi). "Individuiamo micro meccanismi che rendono le alleanze più efficaci", sintetizza Salvato. "È interessante notare che, nella ricerca delle microfondazioni della collaborazione, la letteratura manageriale sia di scarso aiuto, mentre i teorici dei giochi, come Pierpaolo, hanno esplorato estesamente i motivi diversi dall'interesse che possono determinare il comportamento delle persone".
 
In The Sources of Dynamism in Dynamic Capabilities (con Roberto Vassolo, IAE Business School, di prossima pubblicazione su Strategic Management Journal) Salvato osserva la qualità dei rapporti non come un effetto, come nello studio di Alessi, ma come una causa - la caratteristica che consente il dialogo e la flessibilità necessarie a un business per adattarsi a un ambiente dinamico.

di Fabio Todesco
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