Un catalizzatore per la conservazione del patrimonio culturale
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Un catalizzatore per la conservazione del patrimonio culturale

IL GLOBAL CONSORTIUM FOR THE PRESERVATION OF CULTURAL HERITAGE HA TENUTO IL SUO PRIMO INCONTRO IN BOCCONI

Nel mondo di oggi, il patrimonio culturale – che il presidente della Yale University, Peter Salovey, ha definito "l’archivio dell'umanità" - è sempre più sotto attacco per minacce come il cambiamento climatico, il terrorismo, i furti, il turismo di massa e la guerra. Edifici storici, monumenti, paesaggi, opere d'arte, manufatti, folklore, tradizioni e persino lingue indigene stanno scomparendo sempre più rapidamente.
 
Per contrastare queste minacce senza precedenti, il Global Consortium for the Preservation of Cultural Heritage (Gcpch) ha tenuto il suo primo incontro presso la Bocconi. Mary Miller, Sterling Professor di storia dell'arte e senior director dello Yale Institute for the Preservation of Cultural Heritage (Ipch), e Stefan Simon, direttore delle Iniziative per i Beni Culturali Globali, hanno partecipato in veste di co-organizzatori a questo primo meeting con altri 35 rappresentanti di università di tutto il mondo. Il Gcpch è stato istituito nel 2016 su raccomandazione dell'ottavo Global Colloquium of University Presidents e il suo piano di lavoro e la strategia sono stati delineati con la New Haven Declaration.
 
L'incontro di due giorni, ospitato dall'Università Bocconi, ha preso il via con un discorso del Direttore Generale dell'Unesco Irina Bokova, che ha passato in rassegna il recente lavoro dell'Unesco e di altri per la conservazione del patrimonio culturale. “La condivisione della conoscenza mobilita tutte le parti interessate a livello globale", ha dichiarato Bokova. “Insieme dobbiamo rafforzare le reti e costruire più ponti tra tutti gli attori".
 
Stefano Baia Curioni, vice-presidente del Centro ASK della Bocconi, si è detto onorato della possibilità di ospitare l'incontro. “È con grande piacere che ospitiamo un gruppo di studiosi di questo livello, portatori di molti e preziosi punti di vista sulle sfide legate alla conservazione del patrimonio culturale", ha commentato. “Sappiamo quanto sia importante il lavoro di questo organismo per far progredire il nostro lavoro collettivo, e siamo onorati di sostenere tali sforzi".
 
I partecipanti hanno convenuto che l'obiettivo primario del Gcpch deve essere quello di fungere da catalizzatore per l'istruzione, la ricerca e la difesa del patrimonio culturale. La missione del Gcpch è quella di aggregare e condividere le conoscenze e facilitare i rapporti tra coloro che cercano di proteggere le varie forme di patrimonio culturale in tutto il mondo. In particolare, Gcpch creerà una mappa dei programmi di laurea e di formazione, delle esperienze di stage e sul campo, dei progetti di ricerca e delle fonti di finanziamento.
 
Nella foto, da sinistra: Stefano Baia Curioni, Irina Bokova, Stefan Simon
 
Per aggiornamenti sulle attività future, incluse le date della prossima riunione Gcpch nel 2018, segui Gcpch su Twitter @Gcpch e Facebook https://www.facebook.com/GlobalCPCH.
 

di Adam Gaber
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