La mafia infiltra l'economia legale e costruisce consenso in tempi di crisi
SCIENZE POLITICHE |

La mafia infiltra l'economia legale e costruisce consenso in tempi di crisi

STUDIANDO LE PROVINCE ITALIANE DOPO LA CRISI FINANZIARIA DEL 2007, UNA RICERCA DEL CLEAN BOCCONI EVIDENZIA L'ESISTENZA DI EFFETTI POSITIVI DELLA PRESENZA MAFIOSA SUL TERRITORIO, FORNENDO COSI' UNA SPIEGAZIONE DEL PERSISTERE DI TALE PRESENZA, E SUGGERISCE COME AFFRONTARE IL PROBLEMA

Quando una crisi finanziaria colpisce, per la criminalità organizzata si aprono nuove opportunità di business e la possibilità di costruire consenso popolare. Se la crisi del 2007 è di qualche insegnamento, nel corso di quella provocata dal COVID si dovrà fare molta attenzione alle infiltrazioni mafiose nell'economia legale. Lo sostiene una ricerca sull'Italia di Marco Le Moglie (ricercatore post-doc alla Bocconi) e Giuseppe Sorrenti (Amsterdam School of Economics).
 
Lo United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC) stima che la criminalità organizzata investa oltre il 75% dei suoi proventi nell'economia legale, con le finalità di riciclare denaro, realizzare profitti e costruire consenso come datore di lavoro e fornitore di finanziamenti. La crisi dei mutui subprime del 2007 permette a Le Moglie e Sorrenti di individuare la presenza mafiosa nell'economia legale italiana. La contrazione del credito ha colpito in modo omogeneo tutte le aree geografiche, mentre la presenza mafiosa è più forte in alcune province e più debole in altre; le fonti mafiose di profitto e di capitale, invece, ne sono state a malapena intaccate, come ricorda l'UNODC, permettendo alla criminalità organizzata di continuare a investire come di consueto. Se la mafia investe nell'economia legale, il numero di imprese di nuova costituzione dovrebbe quindi essere diminuito meno nelle aree a maggiore presenza mafiosa che nel resto del Paese. È esattamente quello che è successo, osservando il numero di imprese registrate in ogni provincia nel Registro delle Imprese.
 
L'analisi mostra che le province con maggiori infiltrazioni mafiose hanno registrato una diminuzione meno severa del numero di nuove imprese costituite nel periodo post-crisi. Il calo è stato del 4,1%, che corrisponde a una media provinciale di 241 imprese (28 ogni 100.000 abitanti) costituite ogni anno nel periodo post-crisi a causa degli investimenti mafiosi nell'economia legale. “Questa è probabilmente una sottostima dell'effettiva entità degli investimenti mafiosi nell'economia legale, in quanto cattura solo la parte di tali investimenti divenuta rilevabile a causa della crisi”, afferma Le Moglie, fellow dell'unità di ricerca CLEAN (Crime: Law and Economic Analysis) del centro Baffi CAREFIN della Bocconi.
 
Inoltre, l’evidenza giudiziaria e la letteratura scientifica mostrano che la mafia preferisce investire nel settore delle costruzioni (circa il 30% delle imprese di tipo mafioso sequestrate dalle autorità italiane operano in questo settore) e, per quanto riguarda la forma giuridica, in società a responsabilità limitata (46,6%). A conferma che l'effetto rilevato è dovuto agli investimenti mafiosi, le imprese di costruzione e le società a responsabilità limitata spiegano la maggior parte della differenza rilevata tra le aree più o meno colpite dalla criminalità organizzata.
 
Le province con maggiori infiltrazioni mafiose hanno anche registrato un maggior numero di chiusure di imprese (2,7%), che controbilancia solo in parte l'effetto sulle nuove costituzioni. “Il nostro studio è il primo a evidenziare l'esistenza di effetti positivi della presenza mafiosa sul territorio e fornisce una spiegazione del persistere di tale presenza”, commenta Le Moglie. “L'analisi suggerisce che le politiche standard di repressione contro le organizzazioni criminali dovrebbero essere integrate da interventi istituzionali, come ad esempio l'erogazione di credito o programmi per aumentare le opportunità di lavoro, in modo da minare le radici del consenso sociale ottenuto dalla mafia attraverso l'investimento nell'economia legale”.
 
Marco Le Moglie, Giuseppe Sorrenti, “Revealing “Mafia Inc.”? Financial Crisis, Organized Crime, and the Birth of New Enterprises”, The Review of Economic and Statistics, posted online, DOI: 10.1162/rest_a_00942.

di Fabio Todesco
Bocconi Knowledge newsletter

News

  • I fornitori di cure a lungo termine per gli anziani devono evolversi

    Presentato il 6 Rapporto Osservatorio Long Term Care promosso dal Cergas con Essity  

  • Postdoc Bocconi invitato a una conferenza di alto profilo

    Gianluigi Riva fara' parte di un gruppo di giovani scienziati che parteciperanno nel corso dell'anno a un incontro con alcuni premi Nobel  

Seminari

  Aprile 2024  
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          

Seminari

  • Alireza Aghaee Shahrbabaki, Bocconi: The flattening demand curve

    ALIREZA AGHAEE SHAHRBABAKI - Università Bocconi

    Common Room, 2nd floor - Finance Department, sector D3

  • EXITING THE ENERGY CHARTER TREATY UNDER THE LAW OF TREATIES
    Bocconi Conversations in International Law

    ROGER MICHAEL O'KEEFE - Università Bocconi
    LORAND BARTELS - University of Cambridge
    TIBISAY MORGANDI - Queen Mary University of London

    Seminar Room 1.C3-01