Dopo la pandemia, gli investimenti in infrastrutture sono cambiati, ma non crollati

I RISULTATI DEL TERZO ANNO DEL PROGRAMMA DI RICERCA ANTIN IP ASSOCIATE PROFESSORSHIP OF INFRASTRUCTURE FINANCE SONO STATI PRESENTATI IERI

La pandemia ha sconvolto ma non ha fatto crollare gli investimenti in infrastrutture in tutto il mondo. “Ha rivelato difetti evidenti, in particolare un forte sottoinvestimento in alcune categorie di infrastrutture sociali”, ha detto Stefano Gatti, Antin IP Professor of Infrastructure Finance alla Bocconi, presentando, ieri, i risultati del terzo anno di attività di ricerca dell'Associate Professorship, “ma gli asset under management hanno raggiunto nel 2020 il record storico di 655 miliardi di dollari nel mondo, e la raccolta di fondi in Europa, a 35 miliardi di dollari, è stata solo leggermente inferiore a quella del 2019”.
 
Una seconda conseguenza della pandemia è stata la riconsiderazione dell'urgenza di diversi tipi di investimento infrastrutturale, con le infrastrutture sociali e sanitarie che si sono rivelate molto più strategiche di quanto si pensasse in precedenza.
 
“Il gap infrastrutturale non può essere semplicemente coperto con la spesa pubblica, indipendentemente da ogni sforzo straordinario che tutti i governi del mondo potranno fare nei prossimi anni”, ha detto Gatti.
 
Carlo Favero e Carlo Chiarella hanno introdotto un quadro statistico volto a comprendere meglio la dinamica a lungo termine dei prezzi di equilibrio delle infrastrutture. “Il nostro quadro”, ha detto Chiarella, “può essere usato per identificare i valori di equilibrio dei prezzi delle infrastrutture in termini di prezzi dei fattori e dei prezzi dei fattori in termini di tendenze macroeconomiche”.
 
Il modello presentato permette di ottenere previsioni a lungo termine dei prezzi dei fattori coerenti con lo scenario macroeconomico strutturale, che possono essere utilizzate per formare aspettative più accurate sulla dinamica a lungo termine dei prezzi di equilibrio. L'asset allocation tattica può essere implementata utilizzando il potere predittivo, per i rendimenti delle infrastrutture, delle deviazioni dei prezzi delle infrastrutture dai loro equilibri e dei prezzi dei fattori dalle loro tendenze macroeconomiche.

di Fabio Todesco