Contatti
Persone Scienze delle Decisioni

Satoshi Fukuda, uno studioso di teoria dei giochi a Milano

, di Claudio Todesco
L'assistant professor di Scienze delle decisioni si e' laureato a Tokyo e ha conseguito un PhD a Berkeley

Satoshi Fukuda era uno studente universitario quando gli capitò di leggere Agreeing to Disagree di Robert Aumann, il matematico israeliano premiato con un Nobel per l'economia nel 2005. "È il primo paper in campo economico in cui viene formalizzato in modo esplicito il concetto di conoscenza comune: esiste conoscenza comune non solo se tutti conoscono un dato fatto, ma anche se tutti sanno che tutti sanno che... tutti sanno". Da allora Fukuda, oggi assistant professor presso il Dipartimento di Scienze delle Decisioni della Bocconi, non ha mai abbandonato l'idea di modellare matematicamente le conoscenze e le convinzioni dei giocatori in situazioni strategiche.

Dopo la laurea in Policy Studies alla Chuo University di Tokyo, Fukuda si è trasferito in California per conseguire il PhD in economia a Berkeley. "Non avevo una chiara idea di che cosa significasse frequentare un programma di PhD negli Stati Uniti", confessa. "Pensavo, molto vagamente, che mi sarebbe piaciuto lavorare in un ambiente internazionale circondato e ispirato da colleghi e professori brillanti".

A Berkeley, Fukuda ha sviluppato due linee di ricerca. La prima ha a che fare con la teoria epistemica dei giochi. Sta lavorando sia allo sviluppo di un quadro generale dove sono rappresentate le conoscenze dei giocatori circa le proprie conoscenze, sia alla rappresentazione delle conoscenze dei giocatori quando essi non seguono ragionamenti perfettamente razionali o non analizzano le proprie conoscenze. Il secondo filone di ricerca riguarda la teoria del mechanism design. "Mi sono dedicato, in particolare, alla progettazione e allo studio delle caratteristiche di un processo decisionale collettivo efficiente in un ambiente dinamico in cui non si possono effettuare pagamenti compensativi".

Mentre si trovava a Berkeley, Fukuda ha sperimentato e apprezzato varie forme di collaborazione con i colleghi. "La sintesi di diverse prospettive permette di produrre idee innovative", afferma. È perciò desideroso di interagire con colleghi e studenti in Italia. "È l'inizio di un nuovo, stimolante viaggio professionale e personale. La Bocconi è un'istituzione di rilievo per la ricerca nella teoria economica e delle decisioni. Sono entusiasta anche del trasferimento a Milano, una delle città più internazionali d'Europa".