Francesco Decarolis, le aste che migliorano la vita
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Francesco Decarolis, le aste che migliorano la vita

IL NUOVO ASSOCIATE PROFESSOR ANALIZZA I MECCANISMI DELLE ASTE PER PREVENIRE I RISCHI DI COLLUSIONE NEGLI APPALTI PUBBLICI, IN SANITA' E NELL'ACQUISTO DI PUBBLICITA' SU INTERNET

Le aste sono ovunque. Regolano le gare d’appalto per il rifacimento della pavimentazione stradale, la cessione dei diritti dello spettro delle radiofrequenze, l’acquisto di energia elettrica, la vendita di spazi pubblicitari sul web. Francesco Decarolis si è ritrovato a studiare i mercati organizzati in aste alla University of Chicago. Laureato in Bocconi, dov’è tornato nel novembre 2017 entrando in servizio come associate professor al Dipartimento di economia, ha studiato la materia con Roger Myerson, vincitore del Nobel per l’economia nel 2007. Decarolis è, fra le altre cose, il beneficiario di un Erc Starting grant per un progetto di ricerca sui fenomeni della corruzione negli appalti pubblici. “Nei mercati ad asta vi è una strettissima relazione fra dati e teoria”, spiega. “È un’area dell’economia funzionante, che permette di rispondere in maniera precisa a domande importanti”.
 
Buste chiuse e medie pilotate
Decarolis si trovava a Chicago quando si è imbattuto nel sistema italiano di gare per gli appalti dei lavori pubblici. “E mi è preso un colpo. Il disegno delle gare aveva aspetti a dir poco bizzarri”. Si trattava di aste a buste chiuse, in cui non vinceva il proponente dello sconto maggiore, ma chi offriva lo sconto più vicino a una funzione della media. “Il principio era basato su una buona intuizione: chi promette lo sconto maggiore potrebbe non essere affidabile. La soluzione era però perversa”. In un’asta al prezzo medio, gli attori tendono a modificare il proprio comportamento. Smettono di competere sullo sconto e propongono prezzi slegati dai costi sottostanti allo scopo di indovinare la media. Non solo: al posto di partecipare all’asta con una singola offerta, alle imprese conviene moltiplicarsi creando numerose offerte volte a pilotare la media. “Ho costruito per la prima volta un ampio dataset delle gare di procurement in Italia e ho analizzato gli effetti perversi sull’efficienza allocativa e l’enorme rischio di collusione causato dal meccanismo di aggiudicazione al prezzo medio”. I suoi studi l’hanno portato a collaborare con l’Antitrust italiana al fine di individuare fenomeni collusivi nelle gare.
 
Il prezzo della sanità
Le distorsioni del caso italiano hanno ispirato Medicare Part D: Are Insurers Gaming the Low Income Subsidy Design?, uno studio pubblicato nel 2015 dalla American Economic Review dedicato alla sanità americana e in particolare alla competizione tra assicuratori nel mercato Medicare. La “Part D” citata nel titolo del paper indica il sistema con il quale il governo federale sussidia farmaci soggetti a prescrizione per chi ha più di 65 anni. Il governo non negozia i prezzi con le case farmaceutiche, ma mette in concorrenza gli assicuratori privati. Le persone scelgono individualmente il piano assicurativo preferito e pagano un prezzo sussidiato dallo stato. “La domanda è: come vengono stabiliti i sussidi? All’inizio il governo federale chiedeva agli assicuratori il loro prezzo, per poi basare i sussidi su una media. Un po’ come nel caso italiano, gli assicuratori riuscivano a determinare il livello di sussidio attraverso l’offerta di più piani assicurativi. L’effetto distorsivo creato da questa regola spiega il 30% di aumento dei prezzi nei premi assicurativi registrati nei primi sei anni del programma”. Decarolis ha presentato il paper al Congressional Budget Office, l’agenzia federale statunitense incaricata di fornire analisi economiche nonpartisan al Congresso di Washington e in molteplici altri consessi accademici e di policy, contribuendo a una riforma del sistema dei sussidi che si è verificata negli anni successivi.
 
Aste elettroniche e intermediari
Un ulteriore filone di ricerca di Francesco Decarolis riguarda le aste elettroniche. Un’ampia fetta dei profitti dei motori di ricerca deriva dalla vendita di spazi pubblicitari. Fino a qualche tempo fa, i risultati evidenziati da Yahoo!, i cosiddetti sponsored links, erano vincitori di un’asta nell’ordine in cui apparivano: l’impresa presente al primo link era quella che aveva offerto il prezzo più alto, la seconda il secondo prezzo più alto e così via. “Questo meccanismo d’asta al primo prezzo, detto Generalized First Prize auction (GFP), si è dimostrato instabile. Le imprese continuavano a proporre nuovi prezzi cercando di mantenere la posizione pagando di meno, per poi alzarli al fine di superare i competitor. Quando il ciclo di salita e discesa s’arrestava lo faceva su prezzi bassi. Yahoo! la definiva collusione implicita”.
Google si è perciò affidato alla Generalized Second-Prize auction (GSP), un’asta al secondo prezzo. L’impresa presente al primo link paga il prezzo promesso da quella al secondo link, quella presente al secondo link paga il prezzo della terza e così via. Tale meccanismo elimina l’incentivo diretto a modificare il prezzo poiché esso determina sì la posizione, ma non la somma da pagare. “In anni recenti il mercato è profondamente cambiato. Con l’esplosione delle piattaforme su cui si fanno offerte, le imprese hanno iniziato a delegare la gestione delle aste pubblicitarie a intermediari specializzati. Nel paper Marketing Agencies and Collusive Bidding in Online Ad Auctions abbiamo mostrato come la GSP diventa altamente problematica e molto instabile di fronte alla presenza di più inserzionisti che si affidano allo stesso intermediario. Abbiamo proposto un meccanismo d’asta alternativo, il Vickerey-Clarke-Groves mechanism (VCG), che limita i danni prodotti dal comportamento coordinato delle marketing agencies. E questo può contribuire a spiegare perché pochi anni fa Facebook abbia abbandonato il GSP per adottare il VCG”.
 
 
Per saperne di più
 
Francesco Decarolis, Comparing Procurement Auctions, International Economic Review, forthcoming.
 
Francesco Decarolis, Timothy Conley, Detecting Bidders Groups in Collusive Auctions, in American Economic Journal: Microeconomics Vol. 8, No. 2, 2016.
 
Francesco Decarolis, Medicare Part D: Are Insurers Gaming the Low Income Subsidy Design?, in American Economic Review, 2015.
 
Francesco Decarolis, Maris Goldmanis, Antonio Penta, Marketing Agencies and Collusive Bidding in Online Ad Auctions, working paper.

di Claudio Todesco
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