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L'Europa sociale di Andrea Mensi e Pietro Violante

, di Fabio Todesco
I due dottorandi di giurisprudenza si sono aggiudicati il Myllennium Award con un saggio su Brexit e il possibile superamento della crisi di fiducia nell'Unione

Due dottorandi, al secondo anno del PhD in Legal Studies, sono gli autori di uno dei saggi vincitori della sezione MyBook del Raffaele Barletta Myllennium Award, un'iniziativa volta a valorizzare le potenzialità dei giovani.

Andrea Mensi e Pietro Violante hanno ricevuto il premio, a Villa Medici di Roma, grazie al loro Europa sociale, Europa dei territori. Rimettere i cittadini e le istituzioni di prossimità al centro del progetto europeo. «Abbiamo scelto un tema che ci consentisse di mettere a frutto le competenze di diritto del lavoro e diritti sociali di Pietro e le mie di diritto internazionale e dell'Unione europea», dice Mensi.

Il saggio prende il via dai risultati del referendum su Brexit, dalle sue cause sociali e dai suoi effetti nel resto d'Europa in termini di rifugio nel localismo e di percezione di un'Europa lontana e poco attenta ai diritti sociali e formula tre proposte per rispondere alla crisi di fiducia in atto: attuare il Pilastro europeo dei diritti sociali definito dalla Dichiarazione di Roma del 2017; un maggiore coinvolgimento delle realtà locali nel processo decisionale europeo e una valorizzazione del ruolo dei parlamenti nazionali, sulla scia di quanto già proposto nel recente passato da Thomas Piketty e altri.

Laureato in giurisprudenza all'Università Cattolica, Mensi ha lavorato per il Servizio europeo per l'azione esterna, il corpo diplomatico dell'Unione europea. Pietro Violante vanta una laurea in storia alla Normale di Pisa e una in giurisprudenza alla Statale di Milano.