Francesco Paolo Patti spiega dove ci portera' la guida autonoma
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Francesco Paolo Patti spiega dove ci portera' la guida autonoma

TRA I TEMI DI RICERCA DEL PROFESSORE ASSOCIATO DI PRIVATE AND BUSINESS LAW CI SONO ANCHE LE INNOVAZIONI GIURIDICHE CHE DEVONO ACCOMPAGNARE L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA

La notizia del primo incidente mortale causato da una vettura a guida autonoma ha fatto rapidamente il giro del mondo, nel marzo 2018, catturando l’attenzione di Francesco Paolo Patti, che in quei giorni stava studiando la materia per un convegno sulle sfide poste al diritto dalla rivoluzione digitale. Oggi Patti è professore associato presso il Dipartimento di Studi Giuridici della Bocconi dove fa ricerca, fra le altre cose, anche sulla responsabilità connessa alla circolazione delle autovetture autonome. «Il diritto privato ha molto da dire su un tema così rilevante dal punto di vista economico».
 
Quando Francesco Paolo Patti si è laureato, nel 2010, i problemi delle auto a guida autonoma non erano ancora avvertiti a livello globale. Dopo la laurea, Patti ha conseguito un LL.M alla Westfählische Wilhelms-Universität di Münster, frutto della passione per il diritto privato e il diritto comparato, in particolare per l’ordinamento giuridico tedesco. «Ma è stato durante il percorso di dottorato in Diritto dell’economia e dell’impresa a Roma che ho deciso definitivamente di intraprendere la carriera accademica».
 
La tesi di dottorato ha rappresentato il primo passo verso lo studio approfondito del diritto contrattuale. Patti è interessato, in particolare, alle penali previste nei contratti tramite le quali le parti esercitano una facoltà punitiva. «Negli ordinamenti europei vi è, tuttavia, una visione solidaristica. Una persona non può trarre eccessivo vantaggio rispetto a un’altra e perciò il giudice ha facoltà di ridurre la penale. È un’idea estranea al diritto anglo-americano, dove rilevano maggiormente i motivi economico-commerciali che hanno spinto le parti a introdurre la sanzione».
 
Dopo il dottorato a Roma, Patti è stato assistente di ricerca allo European University Institute di Firenze, ha insegnato a Roma Tre ed è diventato research fellow della Max Planck Society ad Amburgo. In questo periodo ha inaugurato un secondo filone di ricerca dedicato al diritto delle successioni, sempre in chiave comparativa. Uno degli aspetti di cui si è occupato è la diseredazione dei figli. «È un tema strettamente connesso al ruolo ricoperto della famiglia negli ordinamenti giuridici. In Italia, salvo rarissimi casi, un figlio non può essere diseredato. Negli Stati Uniti e in Inghilterra, in linea di principio, è invece possibile assumere qualunque determinazione nell’ambito del testamento».
 
Le ricerche più recenti riguardano la circolazione di veicoli a guida autonoma. «Il cambiamento a cui assisteremo entro venti o trent’anni si accompagnerà a una innovazione radicale delle regole giuridiche», spiega Patti, che prevede che la responsabilità civile in caso di incidente non sarà più attribuita ai proprietari, ma ai produttori degli autoveicoli. «È un mutamento molto significativo, che espone i produttori a maggiori rischi e potrebbe perciò spingerli a rallentare la ricerca in questo campo».
 
I benefici di questa rivoluzione sono peraltro evidenti: diminuiranno drasticamente gli incidenti, che oggi avvengono per lo più a causa di errori umani; sarà possibile svolgere altre attività durante gli spostamenti; anziani e soggetti deboli avranno maggiori possibilità di muoversi liberamente. «D’altra parte, ci sarà un algoritmo che prenderà le decisioni al posto nostro e, in casi estremi, dovendo compiere una scelta ‘tragica’, stabilirà quale persona deve morire. È un cambiamento che fa paura. Il diritto non deve ostacolarlo, ma deve prevedere responsabilità chiare».
 
Francesco Paolo Patti è arrivato in Bocconi nel novembre 2018 come professore associato, ma già nel 2017 vi aveva insegnato Diritto privato in inglese. «Ho subito amato l’ambiente dinamico e fortemente internazionale della Bocconi», dice. Quando non si dedica alla ricerca e all’insegnamento, tifa per la Lazio e fa sport. Ai tempi del liceo e dell’università ha praticato canottaggio agonistico, vincendo quattro medaglie di bronzo ai campionati italiani. “Praticare canottaggio a quei livelli significa allenarsi per tre-quattro ore al giorno. Ho scelto lo studio. Ora mi dedico alla corsa, che trovo stimolante perché dà modo di superare i propri limiti. Credo fermamente che lo sport sia utile nella vita e nello studio: insegna la disciplina».
 
 
Per saperne di più
 
Francesco Paolo Patti, La determinazione convenzionale del danno, Jovene, 2015, pp. XXVII–492.
 
Francesco Paolo Patti, The New English Law on Penalty Clauses: An Italian Perspective, in European Review of Private Law (2017), pp. 227–240.
https://www.academia.edu/37134612/The_New_English_Law_on_Penalty_Clauses_An_Italian_Perspective
 
Francesca Barolini, Francesco Paolo Patti, The Freedom to Disinherit Children, in Zeitschrift für Europäisches Privatrecht, 2018, pp. 428–445.
https://www.academia.edu/37663176/The_Freedom_to_Disinherit_Children
 
Francesco Paolo Patti, The European Road to Autonomous Vehicles, forthcoming in Fordham International Law Journal 43 (2019), available on SSRN.

di Claudio Todesco
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