Nuove idee per una crescita regionale smart
La Smart Specialisation (concetto sviluppato dal gruppo di esperti Knowledge for Growth dell'UE) è una politica di innovazione che mira a stimolare l'innovazione regionale - contribuendo così alla crescita e al benessere - consentendo alle regioni di identificare e sfruttare i propri vantaggi competitivi. La Smart Specialisation si basa su partenariati tra imprese, enti pubblici e istituzioni della conoscenza.
La Commissione europea, attraverso il programma Marie SkÅ‚odowska-Curie Innovative Training Networks, ha finanziato POLISS (Policies for Smart Specialisation), un progetto di ricerca quadriennale che inizia il 1° dicembre 2019, promosso da una rete di 8 partner accademici e 14 partner non accademici tra cui l'Università di Utrecht (project leader) e la Bocconi.
«Il progetto risponde alle preoccupazioni sollevate dalle prime implementazioni delle politiche di Smart Specialisation in tutta Europa», afferma Stefano Breschi, professore ordinario presso il Dipartimento di Management e Tecnologia della Bocconi e responsabile del progetto per la Bocconi. «L'ideazione, progettazione e realizzazione hanno evidenziato una serie di lacune, che saranno affrontate nel progetto con l'obiettivo di formulare interventi politici più efficaci».
POLISS riunisce un insieme eterogeneo di attori provenienti da tutti i settori che contribuiscono alla Smart Specialisation: enti locali, agenzie di sviluppo, organizzazioni internazionali, istituti di ricerca e aziende private. Sulla base della loro esperienza e del loro impegno quotidiano con le politiche di Smart Specialisation, POLISS mira a delineare nuovi strumenti metodologici per progettare e valutare le azioni di Smart Specialisation nell'UE e oltre, e a costruire un programma di dottorato per creare una nuova generazione di esperti in politiche di sviluppo regionale e di innovazione. «Vogliamo anche servire da forum per coordinare la vasta comunità di ricercatori e professionisti che lavorano sullo sviluppo locale e sull'innovazione, spesso sparsa e frammentata», conclude Breschi.
Il contributo alla Bocconi è di 520.000 euro.