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Leonardo Caporarello tra i Top 100 Leaders in Education

, di Fabio Todesco
Premiato oggi nel corso del Global Forum for Education and Learning di Dubai

Leonardo Caporarello, delegato del rettore per l'elearning e direttore del BUILT, il laboratorio per l'innovazione didattica dell'Università Bocconi, e del suo omologo in SDA Bocconi School of Management, il Learning Lab, è stato premiato come uno dei Top 100 Leaders in Education martedì 17 dicembre, a Dubai, nel corso del Global Forum for Education and Learning.

Occasione d'incontro per studiosi e professionisti della formazione di tutto il mondo, il Forum, con la nomina, vuole riconoscere la capacità di essere agenti di cambiamento nel settore, attraverso pubblicazioni scientifiche, realizzazione di prodotti innovativi di formazione, costruzione di un network e dissemination all'interno delle organizzazioni di riferimento.

Caporarello, Professor of Practice di Negoziazione in SDA Bocconi e docente del Dipartimento di Management e Tecnologia dell'Università, guida il Learning Lab dal 2009 e il BUILT dal 2016. In questi anni ha coordinato la produzione, tra l'altro, di 1.760 video didattici, la realizzazione di 25 online business game and simulation e di 20 case study interattivi. «Nell'ultimo triennio abbiamo partecipato al dibattito accademico con più di 20 pubblicazioni; siamo stati impegnati nella realizzazione di 4 nuovi MOOC, arrivando così ad un totale di 11, ed abbiamo progettato ed erogato iniziative di faculty development coinvolgendo più di 450 docenti Bocconi». Nel solo 2019, i due laboratori hanno portato a termine 276 progetti di didattica innovativa. "Il tutto", tiene a chiarire, "è reso possibile da un ottimo lavoro di squadra, da una buona pedagogia e un rigoroso approccio scientifico-metodologico. Si tende, infatti, a pensare all'innovazione didattica come a una questione tecnologica, ma non è così, o almeno lo è solo in parte. È infatti altresì necessaria un'ampia dose di curiosità e di passione nonché un forte spirito di squadra per far sì che contemporaneamente si costruisca una prospettiva di lungo termine mentre si realizzano risultati nel breve".

Tra i progetti di punta dei due laboratori, che daranno forma alla didattica di domani, c'è MyLearning, che mira a una profonda personalizzazione della formazione. "Lo scopo ultimo è l'analisi dei pattern di apprendimento di persone con caratteristiche diverse", spiega Caporarello, "e può essere raggiunto solo attraverso un monitoraggio continuo volto non a valutare i singoli, ma a comprendere e interpretare attraverso tecniche di machine learning i comportamenti aggregati. In questo modo, inoltre, i docenti potranno anticipare i possibili fabbisogni ed interessi di ciascuno e disporranno di indicazioni utili per azioni d'intervento che sulla base dell'analisi di big data si presentano come efficaci nell'ottimizzare l'apprendimento di studenti o partecipanti adulti ai corsi di formazione. A tendere, lo stesso obiettivo di apprendimento potrebbe essere raggiunto proponendo percorsi diversi a individui con diverse caratteristiche".

A un livello ancora più ampio, in Bocconi si sta lavorando a un'evoluzione del modello didattico, basata sul concetto di esperienza di apprendimento e non sui singoli programmi. "L'insegnamento non è la sola componente di tale esperienza", afferma Caporarello. "Contano i network, le connessioni con stakeholder interni ed esterni, il campus, metodologie, innovazione continua e tanti altri fattori. Il tutto, infine, dovrà tenere conto dei comportamenti, e delle differenze, delle diverse generazioni. Sono aperti cantieri di riflessione per definire tale evoluzione da qui al 2030".