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Da tesi triennale ad articolo scientifico: Caterina Ronchetti e la Legge Basaglia

, di Fabio Todesco
Studentessa del BSc in International Economics and Finance, Caterina ha individuato un'associazione positiva tra la chiusura dei manicomi e il tasso di suicidio dei malati di mente. Ieri l'European Journal of Public Health ha pubblicato una versione riveduta dello studio

Più di quarant'anni fa l'Italia ha adottato una delle più radicali, ma contestate riforme della salute mentale, la legge 180/1978 o Legge Basaglia. L'idea centrale della Legge Basaglia era quella di chiudere gli ospedali psichiatrici e di trasferire le cure nei nuovi Servizi di salute mentale locali. Finora solo pochi studi ne hanno studiato l'impatto, soprattutto a causa della mancanza di dati. Di recente, Caterina Ronchetti, nella sua tesi triennale del BSc in International Economics and Finance, ha scoperto che l'applicazione della legge è associata a un significativo aumento del tasso di suicidio tra i malati di mente.

Caterina, studentessa bolognese di 23 anni, ha proposto una tesi sulla legge Basaglia a David Stuckler mentre seguiva il suo insegnamento di Health and Society. «Avevo in mente una tesi teorica, ma il professor Stuckler mi ha convinto a lavorare a una tesi di ricerca, con un forte background empirico, incentrata sugli effetti della legge sui suicidi».

A conferma della citazione di Thomas Edison che il genio è 1% ispirazione e 99% traspirazione, quello che ne è seguito è stato un duro lavoro. Caterina ha setacciato gli archivi di dati storici e ha trovato i dati sanitari del periodo 1975-1984, li ha trasferiti dalle fonti originali italiane e li ha incrociati con i dati sulla popolazione disponibili online per garantirne la validità. «Con la guida del professor Stuckler e con l'ausilio di un software statistico ho poi analizzato i dati per individuare gli effetti della chiusura dei manicomi».

Commentando il lavoro di Caterina, Stuckler ha osservato: «È estremamente raro che i nostri laureandi triennali producano un lavoro di così alto livello da essere riconosciuto in modo indipendente da altri studiosi internazionali del settore e meritare la pubblicazione su un'importante rivista. Caterina ha avuto un'ottima idea, e la tenacia di portarla a termine. Siamo estremamente orgogliosi del suo lavoro; ha un futuro brillante».

Negli ultimi mesi del 2018, la tesi, nel processo di trasformazione in articolo scientifico, è diventata un lavoro di squadra con la collaborazione di Veronica Toffolutti, ricercatrice del Cenrro Dondena della Bocconi, e di Martin McKee, uno dei massimi esperti di salute pubblica e attualmente professore di Sanità pubblica europea alla London School of Hygiene and Tropical Medicine. L'articolo, oltre ad utilizzare tecniche statistiche più sofisticate, approfondisce i meccanismi sociologici alla base dei risultati, spiegando che la chiusura delle strutture ha lasciato le persone con malattie mentali senza un posto dove andare, poiché i servizi di salute mentale non sono state sviluppati come originariamente previsto e ciò ha portato ad un aumento del numero di suicidi.

Il processo di revisione è durato quasi un anno e Caterina sta ora completando gli studi al MSc in Economics and Management of Government and International Organizations della Bocconi facendo uno stage curriculare presso il Boston Consulting Group. «Non ho ancora un'idea chiara del mio futuro», dice, «ma la consulenza in ambito sanitario potrebbe essere un'opzione».

L'articolo è stato pubblicato ieri come: Caterina Ronchetti, Veronica Toffolutti, Martin McKee, David Stuckler, "The quantification of the psychiatric revolution: a quasi-natural experiment of the suicide impact of the Basaglia Law", in the European Journal of Public Health, 2020, 1-5, DOI: 10.1093/eurpub/ckaa011.