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Come limitare il contenzioso dopo il COVID

, di Fabio Todesco
Pietro Sirena ha ottenuto un finanziamento ministeriale per un progetto che offre alle imprese strumenti interpretativi utili a inquadrare le forme di mancato adempimento dei contratti dovuto a cause di forza maggiore

Uno degli effetti collaterali della pandemia rischia di essere la moltiplicazione del contenzioso legale, a seguito del mancato adempimento dei contratti (o di un adempimento parziale o diverso da quello concordato), dovuto anche alle misure di contenimento.

Pietro Sirena, ordinario di diritto civile alla Bocconi, si è aggiudicato un finanziamento del bando FISR 2020 COVID, emanato dal Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca del Ministero dell'Università e della Ricerca, con il progetto LINIS (Linee-guida alla non-imputabilità dell'impossibilità sopravvenuta). Il progetto, in collaborazione con Rossella Cerchia (Università di Milano) e Laura Bugatti (Università di Brescia), si propone di contenere il contenzioso mettendo a disposizione delle imprese due servizi giuridici preziosi e ha ottenuto dal FISR un contributo pari a €42.000.

Il primo servizio consiste in agili linee-guida (disponibili in versione cartacea o digitale, da distribuire attraverso i siti delle Camere di Commercio e delle associazioni di categoria) di carattere auto-valutativo, idonee ad orientare l'imprenditore nel complesso panorama legislativo e regolamentare stratificatosi negli ultimi mesi.

Il secondo servizio è un'applicazione web in grado di guidare l'imprenditore – sulla base delle risposte date a una survey online – verso possibili soluzioni orientative: certificazione della camera di commercio; risoluzione del contratto per inadempimento non imputabile; rinegoziazione delle condizioni contrattuali. La survey sarà totalmente anonimizzata, pur consentendo alla piattaforma l'acquisizione di una serie di dati che potranno essere utilizzati per scopi statistici e di ricerca.

"Entrambi i servizi saranno utili sia ai fini dell'eventuale ottenimento della certificazione della Camera di Commercio locale, attestante l'esistenza della causa di forza maggiore non imputabile; sia ai fini della rinegoziazione delle condizioni negoziali originariamente stabilite dalle parti. Essi rappresentano, così, un formidabile strumento deflattivo del contenzioso," conclude Sirena.