Lavorare da studenti ha effetti duraturi sul capitale umano
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Lavorare da studenti ha effetti duraturi sul capitale umano

TRE STUDIOSI ANALIZZANO GLI EFFETTI DI UN PROGRAMMA DI STUDIO E LAVORO BEN PROGETTATO IN URUGUAY: GUADAGNI PIU' ALTI E MAGGIORE PROBABILITA' DI ESSERE IMPIEGATI DUE ANNI DOPO L'ESPERIENZA, SENZA ALCUN SEGNO DI DIMINUZIONE DELLA FREQUENZA SCOLASTICA O DI VOTI PIU' BASSI

Un programma di studio-lavoro ben progettato può stimolare l'accumulo di capitale umano, con effetti positivi e duraturi per i partecipanti sul mercato del lavoro, secondo uno studio che ha analizzato "Yo Estudio y Trabajo" (YET), un programma che fornisce agli studenti dai 16 ai 20 anni che vivono in Uruguay una prima esperienza di lavoro formale part-time in aziende statali, per un massimo di un anno.
 
Thomas Le Barbanchon (Università Bocconi, Milano), Diego Ubfal (Banca Mondiale), e Federico Araya (Ministero del Lavoro e della Sicurezza Sociale dell'Uruguay) hanno stimato che i partecipanti, due anni dopo il programma, abbiano salari più alti del 6% e guadagni più alti dell'8% (considerando sia i salari che una maggiore probabilità di essere impiegati) rispetto ai non partecipanti con le stesse caratteristiche. Il loro articolo è di prossima pubblicazione sull'American Economic Journal: Applied Economics.
 
I benefici non vanno a scapito della frequenza scolastica (nei due anni successivi al programma, il tasso di iscrizione dei partecipanti è stato di 4 punti percentuali superiore a quello dei non partecipanti) o dei voti, che non sono più bassi. L'effetto frequenza è più forte per gli studenti svantaggiati, probabilmente perché possono utilizzare il denaro guadagnato per finanziare gli studi e perché, dopo l'esperienza, si attendono dall’istruzione rendimenti più alti, risultando così motivati a studiare più a lungo.
 
“Oltre ad acquisire più esperienza lavorativa, i partecipanti acquisiscono anche più istruzione,” commenta Ubfal.
 
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Il programma di studio-lavoro YET offre lavori ben pagati in aziende statali, con compiti sofisticati (ad esempio, l'uso di computer, la scrittura di relazioni) e ampio spazio per l’apprendimento e l’accumulo di capitale umano. I lavori sono temporanei (9-12 mesi) e part-time (20-30 ore alla settimana).  Il contratto non può essere prolungato e la retribuzione è fissa: nel 2016 ammontava a 446 dollari al mese per un impegno di 30 ore settimanali, da confrontarsi con un salario minimo nazionale fissato a 372 dollari al mese per un lavoro a tempo pieno.
 
Criticamente, i posti sono assegnati per sorteggio (con un 2-3% di possibilità di essere scelti), permettendo così agli autori di confrontare i partecipanti con il resto dei candidati senza preoccuparsi degli effetti di autoselezione.
 
I risultati suggeriscono che l'attenzione del programma alle abilità legate al lavoro è un meccanismo chiave per l'impatto sui guadagni. Tra i 5 grandi tratti di personalità, la partecipazione al programma aumenta significativamente la coscienziosità. Migliora anche le attitudini lavorative legate alla gestione del tempo e alla flessibilità. Inoltre, il capitale umano acquisito attraverso il canale dell'esperienza lavorativa non è specifico per il settore, ma generale e trasferibile. Gli studiosi non hanno trovato prove che gli effetti sui guadagni siano concentrati nei settori delle aziende in cui il giovane ha lavorato, o che differiscano a seconda del settore dell'azienda.
 
“Lavorare mentre si studia è controverso,” conclude Le Barbanchon. “Mentre alcuni paesi promuovono politiche che incoraggiano i giovani a studiare senza lavorare, altri hanno realizzato programmi che incoraggiano i giovani a lavorare mentre studiano. I nostri risultati suggeriscono che la pratica, se ben progettata, può avere effetti positivi - ancora più positivi per il programma uruguaiano che per i programmi statunitensi di più breve durata indagati dalla letteratura scientifica.”
 
Thomas Le Barbanchon, Diego Ubfal, Federico Araya, “The Effects of Working While in School: Evidence from Employment Lotteries.”, American Economic Journal: Applied Economics, forthcoming.

di Fabio Todesco
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