Le nuove competenze sono la strada maestra verso salari piu' alti
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Le nuove competenze sono la strada maestra verso salari piu' alti

UN'ANALISI DI JEROME ADDA EVIDENZIA CHE LE COMPETENZE MANUALI DI ROUTINE AUMENTANO PRODUTTIVITA' E GUADAGNI NELLE FASI INIZIALI DELLA CARRIERA, MENTRE UNA FORMAZIONE STRUTTURATA E COMPETENZE COGNITIVO ASTRATTE HANNO EFFETTI DI LUNGO PERIODO

Un nuovo studio di Jeroma Adda (Dipartimento di Economia) rileva che l'acquisizione di competenze è il principale fattore che contribuisce all'aumento dei salari dei lavoratori, con un'entità dell'effetto che varia a seconda del tipo di competenza e della fase di carriera del lavoratore. Anche se i lavoratori possono acquisire competenze sul posto di lavoro, coloro che si sottopongono a un percorso di formazione prima di entrare nel mercato del lavoro ottengono in genere salari più alti e sono meno spesso disoccupati.
 
Le persone compiono una serie di scelte nel corso della loro carriera: se ricevere un'istruzione/formazione prima di lavorare, quali offerte di lavoro accettare o se lasciare il lavoro attuale. Ciascuna decisione ha un impatto sui guadagni, che può svilupparsi nell'arco di molti anni, e per comprenderne gli effetti è necessario esaminare non solo i rendimenti immediati, ma anche i risultati a lungo termine. Con questo obiettivo, Adda e Christian Dustmann (University College London), in un articolo di prossima pubblicazione sul Journal of Political Economy, stimano un modello matematico per comprendere le determinanti della crescita dei salari. Utilizzando dati completi sui risultati del mercato del lavoro degli uomini tedeschi nel corso di diversi decenni, scoprono che i livelli di competenza dei lavoratori, l'accumulo di capitale umano e il cambiamento di impiego tra diversi settori e aziende contribuiscono in modo significativo ai guadagni.
 
Un'infografica mostra che le mansioni svolte dai lavoratori in due categorie: le mansioni di routine-manuale (RM), che seguono procedure ben definite e ripetitive e richiedono una modesta quantità di formazione, e le mansioni cognitivo-astratte (CA), che richiedono maggiori capacità tecniche e creative. Le competenze RM contribuiscono in modo più significativo all'aumento della produttività e dei guadagni dei lavoratori nei primi anni della loro carriera, ma una volta acquisito un insieme di competenze di base il loro contributo alla crescita dei salari si riduce a zero. D'altro canto, le competenze CA richiedono un tempo più lungo per essere accumulate e quindi per incidere sui guadagni, ma hanno un impatto più duraturo, sostenuto per tutta la carriera degli individui. Questi rendimenti differenziali si traducono in salari mediamente più alti per i lavoratori del settore CA rispetto a quelli dei settori a prevalenza RM.
Infografica di Weiwei Chen

Per analizzare i risultati, in primo luogo è importante capire che la ricerca sui mercati del lavoro distingue le mansioni svolte dai lavoratori in due categorie: le mansioni di routine-manuale (RM), che seguono procedure ben definite e ripetitive e richiedono una modesta quantità di formazione, e le mansioni cognitivo-astratte (CA), che richiedono maggiori capacità tecniche e creative. Per stimare i rendimenti di ciascun tipo di competenza, gli autori classificano ogni occupazione in base al tipo di compito predominante. In questo modo sono in grado di andare oltre la differenziazione dei rendimenti dei diversi lavori e possono stimare i rendimenti dell'esperienza lavorativa specifica per ogni mansione. I risultati indicano che l'accumulo di competenze RM e CA nel corso della carriera di un individuo è il motore più importante della crescita dei salari: le competenze RM contribuiscono in modo più significativo all'aumento della produttività e dei guadagni dei lavoratori nei primi anni della loro carriera, ma una volta acquisito un insieme di competenze di base il loro contributo alla crescita dei salari si riduce a zero. D'altro canto, le competenze CA richiedono un tempo più lungo per essere accumulate e quindi per incidere sui guadagni, ma hanno un impatto più duraturo, sostenuto per tutta la carriera degli individui. Questi rendimenti differenziali si traducono in salari mediamente più alti per i lavoratori del settore CA rispetto a quelli dei settori a prevalenza RM.
 
Tali competenze possono essere accumulate anche attraverso un periodo di formazione che si svolge prima dell'ingresso nel mercato del lavoro, e gli autori stimano l'impatto di un tale programma. Rispetto ai lavoratori non formati, gli individui formati sono in grado di accumulare una maggiore esperienza di CA, che oltre ai benefici salariali diretti, migliora anche altri aspetti dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro: i lavoratori formati diventano meno spesso disoccupati e ricevono più spesso offerte di lavoro. Questa maggiore permanenza nel mercato del lavoro offre l'opportunità di accumulare più esperienza, il che, a sua volta, produce maggiori rendimenti. Anche quando si tiene in considerazione la differenza dei livelli di abilità innata dei lavoratori, i rendimenti della formazione in apprendistato rimangono positivi e significativi, sia per l'individuo che per la società. Secondo gli autori, è essenziale confrontare i risultati dei lavoratori formati e non formati nel corso della loro carriera, poiché concentrarsi sui rendimenti immediati può portare a sottovalutare i reali benefici. 
 
Gli autori osservano inoltre che la mobilità dei lavoratori sul mercato del lavoro contribuisce a incrementare i salari. Il passaggio da un impiego all'altro genera un aumento significativo dei guadagni, che però si concentra nei primi anni della carriera del lavoratore, ovvero nel primo trasferimento di lavoro. Sebbene questo cambiamento produca grandi guadagni, questi diminuiscono rapidamente e l'ulteriore mobilità non sembra contribuire a maggiori rendimenti. Tuttavia, gli autori osservano anche l'esistenza di effetti di lock-in: i lavoratori sono inizialmente assegnati a un settore per il quale non sono i più adatti, ma l'accumulo di esperienza specifica per quel settore li disincentiva a spostarsi verso lavori in altri settori.
 
Gli autori forniscono quindi una panoramica completa delle variabili che influenzano i risultati del mercato del lavoro e le loro conclusioni sull'impatto della formazione, dell'esperienza e della mobilità hanno importanti conseguenze pratiche. Per i lavoratori, apprendiamo i vantaggi a lungo termine dell'accumulo di competenze in CA e i sostanziali ritorni che gli individui possono ottenere dalla formazione, che possono non materializzarsi immediatamente ma avere un impatto significativo più avanti nella carriera. Per i decisori politici, impariamo che i rendimenti dell'esperienza possono generare inefficienza bloccando i lavoratori in settori specifici, il che può colpire in modo sproporzionato i lavoratori che entrano nel mercato del lavoro durante periodi di scelte limitate, come le recessioni.
 
Jerome Adda, Christian Dustmann, “Sources of Wage Growth,” published online before inclusion in an issue in Journal of Political Economy. DOI: https://doi.org/10.1086/721657.

di Anna Saraiva
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