Metti gruppi etnici diversi nella stessa stanza, e i pregiudizi scompariranno
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Metti gruppi etnici diversi nella stessa stanza, e i pregiudizi scompariranno

CORNO E LA FERRARA DEL LEAP BOCCONI HANNO DIMOSTRATO CHE GLI STUDENTI BIANCHI A CUI E' STATO ASSEGNATO UN COMPAGNO DI STANZA NERO ALLA UNIVERSITY OF CAPE TOWN HANNO SPERIMENTATO UNA RIDUZIONE DEGLI STEREOTIPI RAZZIALI. QUESTO DIMOSTRA LA VALIDITA' DEI PROGRAMMI DI INTEGRAZIONE

Un nuovo studio ha osservato che l'interazione tra etnie può avere effetti positivi sugli stereotipi e sul rendimento accademico degli individui. Condividere la stanza con un collega di un gruppo etnico diverso in Sudafrica ha portato a una riduzione degli stereotipi razziali degli studenti bianchi e a un miglioramento del rendimento accademico degli studenti neri, che hanno ottenuto una media superiore, hanno superato più esami e hanno avuto maggiori probabilità di passare all'anno accademico successivo. Questi effetti si sono mantenuti anche dopo che gli studenti hanno lasciato le residenze.

Infografica di Weiwei Chen

Essere esposti a persone che hanno qualità ed esperienze diverse dalle nostre può aiutarci a cogliere meglio il loro punto di vista, riducendo la nostra fiducia negli stereotipi. Tuttavia, se l'incontro è spiacevole, è possibile che gli stereotipi di gruppo vengano rafforzati.
 
In un articolo di prossima pubblicazione sull'American Economic Review, le studiose del Laboratory for Effective Anti-poverty Policies (LEAP) della Bocconi, Lucia Corno (Università Cattolica e LEAP Bocconi) ed Eliana La Ferrara (Harvard Kennedy School e LEAP Bocconi), insieme a Justin Burns (University of Cape Town), hanno cercato di capire come gli atteggiamenti individuali possano cambiare di fronte a un'interazione tra etnie diverse. Per farlo, hanno sfruttato una politica all’ University of Cape Town, in Sudafrica, in cui agli studenti vengono assegnati casualmente dei coinquilini. Ciò può generare un'esposizione a membri di gruppi etnici diversi, indipendentemente dalla scelta dell'individuo, consentendo così ai ricercatori di trarre affermazioni causali. Utilizzando dati amministrativi sulle prestazioni universitarie e sondaggi che misurano i pregiudizi razziali degli studenti, hanno scoperto che questo contatto ha ridotto notevolmente i pregiudizi, eliminando di fatto il divario negli stereotipi razziali tra studenti bianchi e neri. Inoltre, i neri sudafricani hanno registrato progressi significativi nel successo accademico, che sono durati più a lungo del periodo di esposizione al loro compagno di stanza.
 
Per misurare gli stereotipi razziali, gli autori hanno utilizzato l’Implicit Association Test (IAT), che consiste in un compito di categorizzazione basato al computer, in cui gli intervistati devono associare attributi positivi o negativi (come "felice" o "fallimento") a diversi gruppi etnici. La velocità con cui gli individui effettuano l'abbinamento è considerata un'indicazione di quanto percepiscono come scontato l’abbinamento.
 
I risultati hanno rivelato che, in media, tutti i gruppi avevano pregiudizi impliciti sfavorevoli nei confronti delle persone di colore, anche se in misura diversa.
 
“Tuttavia,” dice Corno, “dopo un periodo di convivenza, gli studenti bianchi assegnati a coinquilini di etnia diversa hanno mostrato una notevole riduzione degli stereotipi negativi nei confronti dei neri sudafricani. I nostri risultati indicano che l'evento ha colmato il divario di pregiudizi tra gli intervistati bianchi e neri.”
 
I ricercatori hanno anche analizzato l'impatto dell'esperienza sui risultati scolastici. Gli studenti assegnati a camere miste hanno superato un maggior numero di esami durante il primo anno. L'effetto è stato particolarmente forte tra gli studenti di colore, che hanno aumentato la loro media e hanno avuto maggiori probabilità di essere considerati qualificati a proseguire gli studi. L'esperimento ha portato a una riduzione del 25% del divario di rendimento tra studenti bianchi e neri.
 
In un'indagine successiva, condotta quando gli studenti hanno avuto la possibilità di cambiare l'assegnazione della stanza o di lasciare completamente la residenza, i ricercatori hanno scoperto che, mentre l'impatto sulla media di rendimento non era più presente, gli effetti sul numero di esami superati e sull'idoneità a proseguire gli studi sono rimasti significativi fino al secondo anno.
 
Di conseguenza, gli autori forniscono una prova convincente dei numerosi benefici potenziali della diversità e dell'integrazione. Possiamo concludere dal loro esperimento che il contatto tra gruppi etnici non solo riduce i pregiudizi e i preconcetti, ma permette anche agli individui di prosperare a livello accademico.
 
“Questi risultati sono un argomento convincente per l'estensione dei programmi di integrazione,” dichiara La Ferrara, “che possono servire come strumenti importanti per ridurre le differenze di risultati tra i gruppi.”
 
Lucia Corno, Eliana La Ferrara, Justine Burns. “Interaction, Stereotypes and Performance. Evidence from South Africa.” Forthcoming in American Economic Review.
 

di Anna Saraiva
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