Con le simulazioni Monte Carlo, arriva una rivoluzione epocale nella valutazione probabilistica del rischio nei business plan
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Con le simulazioni Monte Carlo, arriva una rivoluzione epocale nella valutazione probabilistica del rischio nei business plan

UN NUOVO MODELLO PRESENTATO DA ALESSANDRO NOVA

Il paradigma nella valutazione del rischio delle imprese sta cambiando radicalmente. Da modelli di pianificazione deterministica si sta passando a modelli di pianificazione probabilistica più ricchi e complessi. “È un cambiamento epocale”, assicura Alessandro Nova. Nell’aprile 2019, il professore di Finanza aziendale ha presentato con Maurizio Poli a #MINE, evento di knowledge sharing della comunità di SDA Bocconi School of Management, un modello di valutazione probabilistica dei business plan. Costruito a partire da un dataset relativo a 60 mila imprese osservate nell’arco di 6 anni, il modello è in grado di verificare il grado di attendibilità delle ipotesi assunte alla base dei business plan e il grado di rischio affrontato dai finanziatori dell’azienda attraverso la simulazione Monte Carlo, che permette di approssimare risultati estremamente complessi attraverso l’utilizzo di variabili stocastiche. “A differenza dei modelli esistenti, consente di stimare non solo le singole grandezze, ma un sistema perfettamente congruente di variabili”, spiega Nova. “Permette infatti di ricostruire le relazioni tra le distribuzioni delle diverse variabili e le distribuzioni di variabili a valle, attraverso un processo a cascata. È un modello estremamente efficace nelle simulazioni di lungo periodo ed essendo un modello perfettamente congruente non si limita a giudicare l’affidabilità complessiva del business plan, ma è in grado di individuare le variabili critiche”.

È uno strumento utile soprattutto alle aziende di piccola e media dimensione, che in Italia hanno una scarsa propensione alla pianificazione strategica, ma anche e soprattutto a investitori finanziari e fondi di private equity interessati a verificare la ragionevolezza delle ipotesi proposte dalle imprese. “Ne potrebbero fare uso anche le banche nell’ambito del nuovo principio contabile Ifrs 9, che richiederà la valutazione dei business plan delle imprese senza che esista, sempre, il know how necessario per farlo. Grazie a questo modello, le banche potranno verificare immediatamente l’attendibilità del business plan, la probabilità di fallimento dell’azienda e la misura analitica della perdita in caso di default”.

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di Claudio Todesco
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