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La regolamentazione finanziaria nei Paesi a basso e medio reddito

, di Weiwei Chen
Nicola Limodio ha ottenuto un finanziamento dallo European Research Council per studiare come mettere a punto le politiche di regolamentazione finanziaria e di intervento pubblico per promuovere trasformazione strutturale e sviluppo

Le banche che operano in Italia e nella maggior parte dei Paesi a basso e medio reddito si trovano ad affrontare un livello e una struttura di regolamentazione finanziaria pressoché identici, pur vivendo contesti profondamente diversi. Ad esempio, le istituzioni finanziarie dei Paesi a basso e medio reddito sono più esposte a settori particolari come l'agricoltura; devono affrontare maggiori attriti di economia politica; godono di una protezione legale e contrattuale più debole; interagiscono frequentemente con reti fondate su informalità e fiducia; subiscono gli effetti della religione nella scelta degli strumenti finanziari, e molti altri aspetti.

Nicola Limodio, Assistant Professor presso il Dipartimento di Finanza, ha ricevuto un ERC Starting Grant di 1,5 milioni di euro dello European Research Council per il suo progetto FINDEV (Financial Institutions and Development), che ha l'obiettivo di fornire ai policy-maker le conoscenze necessarie per progettare e mettere in opera una regolamentazione finanziaria basata su considerazioni sulle frizioni e sui vincoli specifici che le istituzioni finanziarie devono affrontare lungo il percorso verso lo sviluppo.



Il FINDEV si compone di tre progetti empirici volti a far progredire la nostra comprensione delle condizioni e degli attriti specifici che le istituzioni finanziarie devono affrontare nei Paesi a basso e medio reddito. La comprensione di questi aspetti è fondamentale per elaborare politiche di regolamentazione finanziaria e di intervento pubblico che promuovano la trasformazione strutturale e lo sviluppo.

Il primo progetto, intitolato "Ethnic Banking and Central Bank Independence", intende studiare le frizioni di economia politica alla base della regolamentazione finanziaria in Africa. Combinando i bilanci bancari e le informazioni sui direttori generali delle banche, si misurerà la connotazione etnica delle banche e la coetnicità tra CEO e regolatori. Verrà quindi analizzata l'esistenza di preferenze etniche nel settore bancario, l'uso politico della regolamentazione finanziaria e il ruolo dell'indipendenza della banca centrale nell'attenuare questi attriti.

Il secondo, denominato "Branch Organization, Multiculturalism and Conflict", è incentrato sull'Etiopia, un Paese che ha inserito il multiculturalismo e la multietnicità nella Costituzione come caratteristica distintiva dell'identità nazionale, ma che negli ultimi anni ha subito una devastante esplosione di conflitti etnici. In particolare, il progetto cerca di rispondere alla seguente domanda: "In che modo l'organizzazione interna delle banche riflette il multiculturalismo? Reagisce all'emergere di conflitti che polarizzano le differenze tra i lavoratori e come?"

Il terzo progetto, intitolato "Market Incompleteness and Non-Performing Loans (NPLs)", prevede di studiare l'introduzione di un'istituzione finanziaria di proprietà del governo che crea un mercato per i non-performing loans in Cina. I non-performing loans (NPL) sono prestiti in stato di insolvenza, o quasi.

Bank Regulation in Developing Countries

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