Quando gli interessi delle aziende e dei dipendenti divergono
MANAGEMENT |

Quando gli interessi delle aziende e dei dipendenti divergono

GROHSJEAN E PIEZUNKA ANALIZZANO IL CASO DI AZIENDE CONCORRENTI CHE COLLABORANO CON LO STESSO PARTNER AZIENDALE: CIO' DANNEGGIA I RISULTATI DELL'AZIENDA, MA AIUTA I DIPENDENTI A SVILUPPARE IL CAPITALE SOCIALE E AD AVANZARE DI CARRIERA

Una recente ricerca di Thorsten Grohsjean (Dipartimento di Management e Tecnologia della Bocconi) e Henning Piezunka (INSEAD) ha dimostrato che alcune collaborazioni possono danneggiare i risultati dell'azienda ma favorire la carriera dei dipendenti.
 
Le aziende che collaborano con lo stesso partner spesso competono per le sue risorse, in una condizione chiamata concorrenza tra pari. La concorrenza tra pari riduce l'accesso alle risorse del partner e danneggia le prestazioni delle imprese. I dipendenti, tuttavia, possono vedere con favore questo tipo di collaborazione, in quanto li aiuta a sviluppare il capitale sociale e ad avanzare di carriera, suggeriscono Grohsjean e Piezunka in un articolo di prossima pubblicazione su Strategic Management Journal.
 
Un'infografica illustra il caso di aziende concorrenti che collaborano con lo stesso partner aziendale: cio' danneggia i risultati dell'azienda, ma aiuta i dipendenti a sviluppare il capitale sociale e ad avanzare di carriera
Infografica di Weiwei Chen

La concorrenza tra pari tra le imprese che collaborano con lo stesso partner porta a risultati negativi per diversi motivi. In primo luogo, le imprese possono avere difficoltà ad accedere alle risorse del partner, soprattutto quando si trovano a competere con aziende più forti. “Il numero di aziende ‘pari’ è inversamente proporzionale all'attenzione che possono avere, perché l'attenzione di un partner è limitata”, spiega Grohsjean.
 
Inoltre, c'è il rischio di dannose fughe di informazioni. Concedere al partner l'accesso a informazioni esclusive è necessario alle imprese per ottenere un feedback dai loro partner. Se da un lato le imprese possono controllare la quantità di informazioni che condividono con il partner, dall'altro non possono controllare la fuga di informazioni verso le imprese che condividono lo stesso partner (le “pari”), con cui sono solo indirettamente collegate. Fondamentalmente, le imprese pari sono strutturalmente equivalenti in quanto competono per le risorse del partner e, potenzialmente, per gli stessi consumatori. In questa situazione sono quindi particolarmente probabili una forte concorrenza e conflitti.
 
Date le conseguenze negative di questa concorrenza tra pari per le imprese, Grohsjean e Piezunka hanno condotto diverse interviste con chi lavora nell'industria dei videogiochi, dove gli sviluppatori, che concepiscono e sviluppano i giochi, collaborano con gli editori di videogiochi, che li finanziano e commercializzano. La sorpresa è stata quella di apprendere che i dipendenti erano ben consapevoli della concorrenza tra pari, ma non ne erano infastiditi. “Anzi, spesso i dipendenti parlavano con entusiasmo dei loro colleghi,” dice Grohsjean. “Per questo abbiamo deciso di esaminare un'ipotesi che sembra controintuitiva: la concorrenza tra pari può danneggiare l'azienda, ma può avvantaggiare i dipendenti.”
 
L'analisi empirica conferma gli effetti divergenti ipotizzati: la condivisione di un partner con aziende di pari livello ostacola il successo delle imprese, ma avvantaggia i loro dipendenti.
 
“La collaborazione con un partner condiviso ha dato ai dipendenti la possibilità di superare gli ostacoli di tempo, di distanza e sociali per entrare in contatto con un potenziale datore di lavoro,” spiega Grohsjean. “Queste interazioni forniscono inoltre ai dipendenti una copertura per la creazione di relazioni altrimenti vietate. Per esempio, i dipendenti possono affermare – forse dicendo il vero – di essere su LinkedIn per il loro lavoro, ma si fanno anche conoscere da cacciatori di teste e potenziali datori di lavoro.”
 
In particolare, gli autori hanno proposto due ragioni per cui le connessioni che i dipendenti sviluppano con i dipendenti di aziende di pari livello possono essere vantaggiose per loro: le opportunità di lavoro e lo sviluppo delle competenze. “Quando un datore di lavoro e un potenziale dipendente si conoscono già, è più probabile che si crei una corrispondenza e che sia di qualità superiore. Nel frattempo, i legami sociali creati con i dipendenti di altre aziende possono aiutare i dipendenti di punta a sviluppare le proprie competenze,” commenta Grohsjean. “Questa flessibilità nello sviluppo della carriera dei dipendenti potrebbe non essere un male per i manager, se pensiamo al flusso di talenti tra le aziende. Una migliore corrispondenza tra azienda e dipendente è vantaggiosa per le prestazioni dell'azienda nel lungo periodo.”
 
Immagine con link ad articoli su temi simili. L'immagine di icone che rappresentano il shadow trading rimanda all'articolo intitolato: Shadow trading: perche' fa male alle imprese ed e' difficile da individuare Immagine con link ad articoli su temi simili. L'immagine di una lampadina rotta da un martello rimanda all'articolo intitolato: Perche' i progetti innovativi di ricerca e sviluppo non vengono finanziati Immagine con link ad articoli su temi simili. L'immagine di mani che tengono pezzi di puzzle rimanda all'articolo intitolato: Perche' dovete fare attenzione alle acquisizioni dei vostri partner

Henning Piezunka, Thorsten Grohsjean. “Collaborations That Hurt Firm Performance but Help Employees’ Careers.” In Strategic Management Journal, consultabile online in anteprima. DOI: https://doi.org/10.1002/smj.3447.
 

di Jenny Mao
Bocconi Knowledge newsletter

News

  • I fornitori di cure a lungo termine per gli anziani devono evolversi

    Presentato il 6 Rapporto Osservatorio Long Term Care promosso dal Cergas con Essity  

  • Postdoc Bocconi invitato a una conferenza di alto profilo

    Gianluigi Riva fara' parte di un gruppo di giovani scienziati che parteciperanno nel corso dell'anno a un incontro con alcuni premi Nobel  

Seminari

  Aprile 2023  
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30

Seminari

  • EXITING THE ENERGY CHARTER TREATY UNDER THE LAW OF TREATIES
    Bocconi Conversations in International Law

    ROGER MICHAEL O'KEEFE - Università Bocconi
    LORAND BARTELS - University of Cambridge
    TIBISAY MORGANDI - Queen Mary University of London

    Seminar Room 1.C3-01

  • Dave Donaldson - Putting Quantitative Models to the Test: An Application to Trump's Trade War

    DAVE DONALDSON - MIT

    Alberto Alesina Seminar Room 5.e4.sr04, floor 5, Via Roentgen 1