Cosi' le Nazioni Unite hanno riacquistato la loro centralita'
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Cosi' le Nazioni Unite hanno riacquistato la loro centralita'

IL DECISIVO RUOLO DELL'ONU NEL PROCESSO DI ADESIONE DEI NUOVI STATI SPIEGATO DA ROGER O'KEFEE

Il crollo del Muro di Berlino ha innescato una reazione a catena oltre la Cortina di ferro. La proliferazione di nuovi stati, dall’Estonia alla Macedonia, e di entità che si dichiaravano tali ha spinto la comunità internazionale a interrogarsi sulla loro adesione all’Organizzazione delle Nazioni Unite. Uno dei requisiti necessari per l’ingresso era il controllo da parte del governo su gran parte del territorio. Pur non esercitando tale controllo, Georgia, Moldavia e Bosnia-Erzegovina sono state prontamente ammesse all’Onu. Al contrario, la Macedonia sembrava soddisfare tutti i criteri, ma la sua ammissione è stata ritardata di un anno.
L’Onu stava applicando due pesi e due misure? «I greci hanno duramente contestato l’uso del nome ‘Macedonia’ e della bandiera contenente un simbolo che si diceva fosse legato ad Alessandro Magno, tanto da evocare la possibilità di una guerra», spiega Roger O’Keefe. «L’ammissione di quella che sarebbe diventata Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, oggi Macedonia del Nord, è stata perciò rimandata. Era il trionfo della politica sulla legge? No, la decisione si basava sulla Carta delle Nazioni Unite».

Per diventare uno stato membro dell’Onu è necessaria l’approvazione del Consiglio di sicurezza che ha la «responsabilità primaria», ai sensi della Carta, del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. «Sia le ammissioni anticipate che quelle rimandate derivano dall’esercizio di questa responsabilità», osserva O’Keefe.
Poiché stati stranieri occupavano parti della Moldavia, della Georgia e della Bosnia-Erzegovina, non ammetterle avrebbe dato il via a un conflitto e alla loro completa disgregazione. La loro rapida ammissione ha garantito la protezione giuridica della Carta. In quanto alla Macedonia, la sua ammissione è stata ritardata perché l’ingresso avrebbe minacciato la pace e la sicurezza internazionale. Il Consiglio di sicurezza si è impegnato in negoziati per risolvere pacificamente la situazione e la Macedonia è stata infine ammessa, con un nome diverso, quando le acque si sono calmate. «Il punto fondamentale», spiega O’Keefe, «è che il crollo del Muro di Berlino ha rimesso il Consiglio di sicurezza e la Carta delle Nazioni Unite al centro degli affari mondiali per la prima volta dal secondo dopoguerra».

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di Claudio Todesco
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