Il long term care in Italia coinvolge dieci milioni di persone e raddoppiera'
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Il long term care in Italia coinvolge dieci milioni di persone e raddoppiera'

FRANCESCO LONGO, FRANCESCO PETRACCA E GIANMARCO CINELLI DEL CERGAS STIMANO IN UNA RICERCA ANCORA IN CORSO I COSTI COLLEGATI ALLA MANCANZA DI UN SISTEMA UNIVERSALE E UNITARIO PER LA GESTIONE DELLA NON AUTOSUFFICIENZA

Nel 2050, a causa dell’invecchiamento della popolazione, in Italia ci saranno 5 milioni di persone non autosufficienti. Oggi sono 2,8 milioni, di cui 2,5 assistite a casa. Se è vero che ognuna di queste persone ne impegna altre tre, tra famigliari e badanti, 10 milioni di individui sono coinvolti nella long term care. A fronte di un problema di tali proporzioni, il settore pubblico offre un sostegno limitato. Il risultato, spiega Francesco Longo, professore di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche e membro degli osservatori del Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale della Bocconi (Cergas), «è che in Italia abbiamo un milione di badanti, la categoria professionale più numerosa del paese, eppure siamo privi di una misura universalistica sul long term care». Le risorse ci sono, ma frammentate. L’Inps paga 15 miliardi all’anno di assegni di accompagnamento.

I comuni riservano 4 miliardi alla non autosufficienza, metà della loro spesa sociale. Il sistema sanitario spende 11 miliardi. Si può fare di meglio. Nell’ambito di una ricerca del Cergas tuttora in corso, Longo, con Francesco Petracca e Gianmario Cinelli, propone di assegnare la responsabilità del long term care a un nuovo soggetto giuridico, sul modello tedesco. «Abbiamo stimato i costi collegati alla mancanza di un sistema universale e unitario: i servizi legati alla non autosufficienza sottraggono risorse ad altri ambiti del welfare; il sistema è iniquo e favorisce i ricchi; i malati sono assistiti male, tant’è che le statistiche mostrano che in Italia gli anziani vivono più a lungo, ma peggio». I ricercatori hanno calcolato quante risorse sarebbero necessarie per istituire una misura come quella tedesca, oltre ai 30 miliardi spesi per la non autosufficienza da Inps, comuni e sanità. Si tratta di 10 miliardi di euro, che potrebbero essere raccolti attraverso contributi obbligatori dei lavoratori. «Quello del long term care in Italia è un wicked problem, troppo grosso perché qualcuno l’affronti. Cercasi policymaker coraggioso che lo metta in agenda e lo risolva. Può essere fatto nel giro di una legislatura».

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