Lo smartworking risulta vantaggioso sia per le aziende che per i dipendenti
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Lo smartworking risulta vantaggioso sia per le aziende che per i dipendenti

CON UNA METODOLOGIA RIGOROSA, PAOLA PROFETA E MARTA ANGELICI HANNO MISURATO I MIGLIORAMENTI DI PRODUTTIVITA', BENESSERE ED EQUILIBRIO TRA LAVORO E VITA PRIVATA LEGATI ALLO SMARTWORKING, PRIMA DELL'EMERGENZA CORONAVIRUS

Quando Covid19 sarà un brutto ricordo, milioni di dipendenti costretti a lavorare da casa avranno sviluppato un'esperienza diretta dello smartworking, un tipo di organizzazione che libera il nostro lavoro dai vincoli di tempo e luogo. Grazie a un esperimento randomizzato condotto prima dell'emergenza coronavirus, Paola Profeta (Università Bocconi e Centro Dondena) e Marta Angelici (Università Bicocca e Centro Dondena) hanno concluso che la flessibilità dello smartworking aumenta la produttività dei lavoratori e migliora il loro benessere e l'equilibrio tra lavoro e vita privata.
 
In un raro caso di studio randomizzato controllato (il più alto standard della ricerca scientifica) in materia di smartworking, le due autrici hanno diviso 310 impiegati di una multiutility italiana in due gruppi: al 65% di loro è stato concesso lo smart-working un giorno la settimana per nove mesi, mentre il 35% ha continuato a lavorare come al solito. La produttività, il benessere e l'equilibrio tra lavoro e vita privata dei due gruppi sono stati monitorati durante tutta la sperimentazione utilizzando dati forniti dall'azienda e questionari somministrati ai lavoratori di entrambi i gruppi e ai loro responsabili.
 
Alle aziende piacerà il fatto che la produttività dei lavoratori in smartworking, misurata da vari indicatori, è cresciuta, mentre i lavoratori apprezzeranno l'aumento del benessere e il miglioramento dell'equilibrio tra lavoro e vita privata.
 
          
  • In nove mesi, i lavoratori in smartworking hanno utilizzato in media 5 giorni di congedo in meno rispetto ai lavoratori a cui non era stata concessa flessibilità.
          
  • Il rispetto delle scadenze è stato superiore del 4% per i lavoratori in smartworking.
          
  • I lavoratori in smartworking sono risultati il 5% più soddisfatti della loro vita e l'8% più soddisfatti della loro vita sociale.
 
          
  • I lavoratori in smartworking hanno riportato l'8% in più di capacità di rimanere concentrati, il 7% in meno di perdita di sonno dovuta a preoccupazioni e il 12% in meno di sensazioni di stress.
         
  • I lavoratori in smartworking hanno dichiarato che l'orario di lavoro si adatta alla vita privata nel 6% dei casi in più e hanno dedicato il 15% di tempo in più alle faccende domestiche.


«Lo smartworking non è e non può essere considerato una politica di genere», afferma Profeta, «ma, dal momento che sono gli uomini a registrare l'aumento più evidente nel tempo dedicato alla cura della famiglia e alle faccende domestiche, un importante effetto collaterale dello smartworking sembra essere un migliore equilibrio nei ruoli familiari».
 
I dipendenti hanno sfruttato appieno la flessibilità del tempo, mentre il luogo di lavoro era quasi sempre la casa del lavoratore.

di Fabio Todesco
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