Contatti
Ricerca Scienze Politiche

Fondazione Cariplo finanzia una ricerca sulle reti sociali degli immigrati e la loro salute

, di Fabio Todesco
Carlo Devillanova e Alessia Melegaro sono i principal investigator di un progetto che introdurra' una metodologia di campionamento capace di raggiungere popolazioni nascoste, come gli immigrati senza documenti

Fondazione Cariplo ha deciso di finanziare NetHealth (Immigrants' social network and the transmission of health-related behaviors and outcomes), un progetto di ricerca di un anno ospitato dal Centro Dondena per la Ricerca sulle Dinamiche Sociali e Politiche Pubbliche della Bocconi, con un grant del valore di 50.000 euro.

I principal investigator, Carlo Devillanova e Alessia Melegaro, stanno studiando da anni diversi aspetti della questione. Melegaro studia gli effetti delle reti sociali sulla diffusione delle malattie infettive, mentre Devillanova studia la trasmissione dell'informazione attraverso le reti degli immigrati. Il nuovo progetto mira a mappare la struttura di rete dei contatti sociali tra immigrati con e senza documenti a Milano e valutare il ruolo di tale rete sui loro comportamenti e condizioni di salute.

Insieme ai due principal investigator, il progetto coinvolgerà Marco Bonetti, professore di statistica, ed Emanuele Del Fava, ricercatore post-doc in biostatistica, perché il progetto introdurrà una nuova strategia di campionamento chiamata Network Sampling with Memory (Nsm), sviluppata da ricercatori della University of North Carolina at Chapel Hill e mai utilizzata in Europa. La tecnica dovrebbe superare una delle principali limitazioni delle indagini sugli immigrati: la difficoltà di raggiungere immigrati senza documenti o appena arrivati.

"A nostra conoscenza questa sarà la prima mappa della struttura delle reti sociali degli immigrati irregolari in una grande città europea", dice Devillanova, "e i risultati dello studio aiuteranno i decisori politici a progettare interventi più efficaci per diffondere l'accesso alle vaccinazioni, per esempio, o realizzare programmi di diffusione dell'informazione sui comportamenti più salutari".