Dall'intelligenza all'IA e dall'arte all'artificio
Oggi esistono intelligenze artificiali che, avendone analizzato la produzione artistica, sono in grado di trasformare una fotografia in un'opera di Van Gogh o di scrivere un sonetto nello stile di Shakespeare. Nella sua quinta edizione che, dopo quella online del 2020, torna alla tradizionale sede di Merano dal 26 al 31 luglio, Scienza Nuova propone una riflessione su Arte e artificio ⃓ Il processo creativo tra filosofia, fisica, matematica e intelligenza artificiale.
"Il termine 'arte' che compare nel titolo presuppone la creatività umana, mentre l'artificio prodotto dall'intelligenza artificiale è una riproduzione," dice Gino Zaccaria, filosofo teoretico alla Bocconi e co-fondatore (con Ivo De Gennaro) e con-direttore scientifici del seminario di ricerca e sperimentazione sui concetti fondamentali delle odierne scienze.
La stessa intelligenza artificiale potrebbe essere interpretata come un tentativo di riproduzione o imitazione, o simulazione dell'intelligenza umana che, però, dà per scontata la definizione di intelligenza.
Tra i temi del seminario, il processo che, attraverso il test di Turing, ha portato al concetto di macchina intelligente o di robot e riflessioni sull'arte di Paul Klee e Umberto Boccioni. CLICCA QUI per il programma.
Gli specialisti di intelligenza artificiale entrano dunque a far parte di quello che lo stesso Zaccaria ha definito "un contesto di ricerca dialogica che non parte da un'idea di subordinazione di alcune scienze rispetto ad altre, né mira a improbabili convergenze, ma che vuole, invece, far emergere le differenze", al quale si espone un pubblico formato da studenti, neolaureati e studenti di dottorato di varie discipline, provenienti da diverse università italiane. Alle organizzazioni che hanno promosso il seminario annuale, tra le quali il Centro ASK della Bocconi, si aggiungono quest'anno l'Istituto Nazionale di Alta Matematica e la Fondazione ISI.