Una applicazione per aiutare la nascita delle nuove comunita' energetiche locali
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Una applicazione per aiutare la nascita delle nuove comunita' energetiche locali

EDOARDO CROCI E ANNAMARIA BAGAINI DEL GREEN COLLABORANO A UN PROGETTO CHE CONTRIBUIRA' AD AVVICINARSI ALL'INDIPENDENZA ENERGETICA IN EUROPA ATTRAVERSO LE PICCOLE REALTA'

Un consorzio di cui fa parte, tra gli altri, il centro di ricerca GREEN, in particolare Edoardo Croci (nella veste di coordinatore scientifico) e Annamaria Bagaini, ha ottenuto un finanziamento nell’ambito del programma Horizon dell’Unione europea di 6 milioni di euro su un arco di 42 mesi per un progetto che prevede lo sviluppo di una piattaforma che supporti la creazione e lo sviluppo delle comunità energetiche su scala locale.
 
Una comunità energetica è un modo per organizzare azioni collettive sulla base di una partecipazione aperta per fornire benefici ai suoi membri e/o alla comunità locale. In Europa ne esistono già migliaia, organizzate in varie forme, e l’obiettivo dell’Unione è di arrivare entro il 2050 a produrre attraverso questa modalità almeno il 50% delle energie rinnovabili. Si tratta quindi di uno strumento a cui si attribuisce grande efficacia per aumentare l’indipendenza energetica europea dalle fonti fossili e dalle importazioni.
 
Ciò che rende complessa la nascita e la crescita delle comunità energetiche è il fatto di dover riunire al loro interno diversi stakeholder. Cittadini, enti locali, produttori e distributori di energia, imprese del territorio, devono poter trovare una sintesi delle loro legittime attese ed esigenze nel rispetto dei vincoli di economicità e di protezione dell’ambiente e ciò impone il superamento di problemi tecnici, economici, politici, legali. Questo progetto, chiamato MASTERPIECE (Multidisciplinary Approaches and Software Technologies for Engagement, Recruitment and Participation in Innovative Energy Communities in Europe), ha appunto lo scopo di sviluppare e mettere a disposizione di tutti un’applicazione software per facilitare questa aggregazione e che possa funzionare in qualsiasi contesto.
 
In particolare, dice Annamaria Bagaini, “all’inizio del lavoro la Bocconi avrà il compito di studiare il quadro esistente in termini di barriere all’entrata, incentivi e norme in vigore nei vari Paesi. Nelle fasi intermedie, occorrerà aiutare i partecipanti dei casi pilota (di cui uno è in Italia) a elaborare dei business model solidi. Infine,” conclude Bagaini, “alla conclusione del progetto dovremo produrre un vero e proprio manuale per i policymaker con le raccomandazioni utili a un corretto uso dello strumento.”
 

di Andrea Costa
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