Sistemi di controllo che aiutano la conoscenza
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Sistemi di controllo che aiutano la conoscenza

ANGELO DITILLO ANALIZZA L'UTILIZZO DEI SISTEMI DI CONTROLLO COME MECCANISMI DI COORDINAMENTO E APPRENDIMENTO NELLE KNOWLEDGE INTENSIVE FIRMS

Negli ultimi anni, l'attenzione degli studiosi si è sempre più rivolta a capire se e come i meccanismi di controllo di gestione nelle Knowledge Intensive Firms (KIFs) possono agire come leve di trasferimento delle conoscenze, e quindi essere considerati come meccanismi di coordinamento e di apprendimento.

Lo studio di Angelo Ditillo (Dipartimento di Accounting dell'Università Bocconi e SDA School of Management) Designing Management Control Systems to Foster Knowledge Transfer in Knowledge-Intensive Firms: A Network-Based Approach di recente pubblicazione sulla European Accounting Review (Volume 21, Issue 3, 2012, pp. 425-450, doi: 10.1080/09638180.2012.661939) approfondisce la comprensione dei meccanismi di controllo di gestione nelle KIFs e il loro impatto sulle attività di gestione della conoscenza. Per illustrare come e quando i sistemi di controllo di gestione agiscono come mezzo attraverso cui la conoscenza può circolare ed essere trasferita all’interno delle KIFS, Ditillo utilizza dati qualitativi raccolti in una società di software con casa madre nel Regno Unito. Da un lato, l'autore mette in luce il ruolo del controllo di gestione nel facilitare la diffusione e la condivisione delle conoscenze, e, dall'altro lato, offre un’interessante riflessione su 'quali' sistemi di controllo di gestione una KIF dovrebbe implementare. Una delle caratteristiche principali di questo studio è l'adozione di un approccio network-based che permette dunque di considerare allo stesso tempo il tipo di conoscenza (definita lungo i livelli di ambiguità causale e correlazione) e la tipologia di relazioni tra gli individui con i meccanismi di controllo di gestione. In questo modo, Ditillo affronta anche una seconda dimensione concettuale, ovvero quella che può spiegare 'come' i diversi meccanismi di controllo di gestione attivano rapporti diretti o indiretti, forti o deboli tra gli individui, e quindi, quali sono quelli adatti per il trasferimento di diverse forme di conoscenza tra agenti diversi in contesti diversi. In questo lavoro, l'autore fa riferimento a tre tipi di controllo: il controllo delle azioni, il controllo del personale e il controllo dei risultati. La prima categoria comprende i meccanismi di responsabilizzazione e valutazione, la seconda si riferisce alle procedure di selezione e di formazione del personale, mentre l'ultima indica la definizione degli obiettivi e il monitoraggio dei risultati.

I risultati empirici dello studio mettono in luce che l'utilizzo del controllo delle azioni nella forma di manuali e procedure favorisce il trasferimento di conoscenze caratterizzate da una bassa ambiguità causale e alta correlazione. Diversamente, la cosiddetta conoscenza legata ai risultati, che è tipicamente molto ambigua e correlata, viene trasferita mediante i controlli dei risultati. Inoltre, il controllo del personale consente la circolazione di conoscenze legate alla tecnologia. Infine, la conoscenza delle opportunità esistenti in azienda, che è caratterizzata da una bassa ambiguità causale e correlazione, richiede meccanismi di controllo delle azioni basati sui sistemi di responsabilizzazione al fine di essere trasferita. Dunque, i meccanismi di controllo di gestione possono supportare diverse reti di conoscenze e raggiungono questo obiettivo se progettati secondo i principi di garanzia del rispetto dei manuali e delle procedure, approvazione progressiva delle valutazioni e delle decisioni, induzione alla mobilità delle persone e molteplicità dei ruoli e delle responsabilità.



di Martina Pasquini
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