FINANZA |

Come il sistema bancario ombra ha portato al collasso del credito

IN UN ARTICOLO DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE CON SHLEIFER E VISHNY, NICOLA GENNAIOLI TRACCIA UN MODELLO DEL SISTEMA BANCARIO OMBRA CHE MOSTRA COME, QUANDO LA DOMANDA DI DEBITO SICURO È TROPPO ELEVATA, NULLA RIMANGA SICURO

Il concetto di sistema bancario ombra si riferisce ad attività finanziarie che si svolgono fuori del settore bancario regolamentato. La sua importanza è venuta in piena luce nel corso della crisi finanziaria 2007-2008, quando il crollo del sistema bancario ombra ha portato al crollo il settore bancario nel suo complesso. Per capire meglio questi eventi, Nicola Gennaioli (Dipartimento di Finanza), Andrei Shleifer (Harvard University) e Robert W. Vishny (University of Chicago), propongono un modello di sistema bancario ombra in un recente articolo intitolato A Model of Shadow Banking (doi: 10.1111/jofi.12031) di prossima pubblicazione in Journal of Finance.

In questo modello, gli intermediari finanziari emettono grandi quantità di debito sicuro per il sistema bancario ombra garantendo tale debito con grandi pool di crediti cartolarizzati. Gli autori mostrano che questo processo, provocando una crescita simultanea del debito degli intermediari e la messa in comune dei rischi, crea fragilità finanziaria. Poiché le banche tradizionali si liberano - attraverso il pooling - di tutti i rischi su crediti specifici, i loro portafogli sembrano più sicuri agli attori del mercato. Ma in realtà, le banche scambiano i piccoli rischi idiosincratici con il rischio eccezionale e inosservato che un molti di questi prestiti raggiungano lo stato di default tutti insieme. Quando si concretizza questo rischio a bassa probabilità, tutte le banche falliscono insieme. Il fallimento si verifica proprio perché l'impressione di sicurezza ha spinto in primo luogo le banche ad emettere così tanto debito e la messa in comune dei rischi trasmette poi grandi perdite a tutte le banche.

Il punto critico è che la fragilità finanziaria è aggravata dalla stessa dimensione del settore bancario ombra, cioè delle istituzioni finanziarie che domandano debito sicuro, come i fondi monetari. Quando il settore bancario ombra è piccolo, la domanda di debito privo di rischio è bassa, e i fondi interni delle banche tradizionali sono sufficienti a garantire la moderata quantità di debito che emettono. In questo caso, il cuscinetto di capitale delle banche è sufficiente per rendere il settore bancario resistente al verificarsi di rischi a bassa probabilità. Quando il settore bancario ombra cresce, però, i fondi interni degli intermediari non sono più sufficienti a garantire tutta la domanda di debito privo di rischio. Per soddisfare tale domanda di debito sicuro, gli intermediari creano garanzie di sicurezza, mettendo in comune i prestiti a rischio. In questo processo, gli intermediari diventano interconnessi, aumentando la loro esposizione a eventi a bassa probabilità, che rende l'intero sistema fragile.

Questi risultati possono far luce sulla recente crisi. L'omissione dei rischi a bassa probabilità sembra contraddistinguere gli eventi recenti, perché anche gli investitori più sofisticati sembrano aver trascurato la possibilità di un forte calo dei prezzi nel settore residenziale prima della crisi. Di conseguenza, l'uso della cartolarizzazione e del risk pooling hanno facilitato l’espansione eccessiva della leva finanziaria delle banche. Questa analisi ha anche implicazioni rilevanti per il modo in cui le autorità di regolamentazione dovrebbero valutare il processo di innovazione finanziaria. L'argomento standard a favore dell’innovazione finanziaria è che la creazione di nuove attività finanziarie consente agli operatori di sfruttare le possibilità di guadagno che si creano con i nuovi scambi. Questo modello però si sbriciola quando si riconosce che le persone non possono comprendere appieno i rischi dei nuovi prodotti finanziari. In questo caso, l'emissione non regolamentata di nuovi titoli risulterà eccessiva, il che provoca una destabilizzante fuga verso alternative di qualità quando i rischi precedentemente trascurati si rivelano essere anche semplicemente possibili. Quindi, il risultato finale può essere peggiore di quello che si sarebbe ottenuto se non ci fosse stata innovazione.



di Gunes Gokmen
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