I legami coi politici valgono il 5,7% dei ricavi d'impresa
SCIENZE POLITICHE |

I legami coi politici valgono il 5,7% dei ricavi d'impresa

LO CALCOLANO PAOLO PINOTTI E FEDERICO CINGANO IN UN PAPER CHE DIMOSTRA COME IL NESSO TRA AZIENDE E AMMINISTRATORI PUBBLICI RIDUCA DEL 20% LA CAPACITA' DELLE P.A. DI FORNIRE BENI PUBBLICI

Legami tra imprese e politici sono diffusi in molti paesi. Se, da una parte, i legami politici potrebbero fornire rendite private alle imprese collegate, dall’altra ci potrebbero essere anche costi sociali per il resto dell'economia. Mossi da queste domande, Paolo Pinotti (Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico) e Federico Cingano (Banca d'Italia), nel loro Politicians at Work: The Private Returns and Social Costs of Political Connections (Journal of the European Economic Association, doi: 10.1111/jeea.12001), quantificano le rendite private e i costi sociali dei legami politici. Gli autori trovano che il reddito aggiuntivo attribuibile ai legami politici sia pari al 5,7% in media, e i guadagni siano particolarmente significativi in aree caratterizzate da spesa pubblica elevata e di alti livelli di corruzione.

La strategia di identificazione degli autori si fonda su una teoria da cui si possono derivare le rendite private e i costi sociali associati in termini di cattiva allocazione della spesa pubblica possono essere derivati. Di conseguenza, per stimare il modello, usano i dati longitudinali che abbinano informazioni dettagliate su un campione rappresentativo di imprese manifatturiere italiane e tutti i loro dipendenti con archivi amministrativi dei politici locali italiani nel periodo 1985-1997. Un’impresa con legami politici è definita come un'impresa che impiega (almeno) un individuo in un governo locale, e i risultati suggeriscono che l'accesso ai legami politici aumenta i ricavi di un'impresa di circa il 6%. Tuttavia, tali guadagni si realizzano solo quando una società è collegata al governo locale, e non ai partiti di opposizione.

Inoltre, gli autori forniscono prove che supportano l'ipotesi di “grabbing hand” per il meccanismo. La domanda pubblica è spostata verso quelle aziende che impiegano i politici locali. Pertanto, l'effetto medio è interamente guidato da vendite sul mercato interno (e non dalle esportazioni) e da imprese che operano in settori che sono fornitori di input per la pubblica amministrazione, ed è maggiore nelle regioni caratterizzate da elevata spesa pubblica (21,9%) e elevata corruzione (8,5%). Per di più, tale cattiva allocazione degli appalti pubblici a causa dei legami politici riduce di circa il 20% la capacità delle pubbliche amministrazioni di fornire beni pubblici.

In sintesi, questo studio sostiene che i legami politici forniscono guadagni per le imprese collegate a scapito di perdite di efficienza nel settore pubblico. In altre parole, i guadagni fatti dalle imprese collegate non sono dovuti a una maggiore produttività, ma piuttosto alle maggiori vendite ai responsabili degli appalti pubblici grazie ai loro legami. E questi guadagni aumentano con l’aumento di corruzione.



di Gunes Gokmen
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