La motivazione conta per la performance nelle organizzazioni pubbliche

NICOLA BELLE', GRAZIE A UN ESPERIMENTO, CHIARISCE IL RUOLO DELLA MOTIVAZIONE PROSOCIALE NELLE ORGANIZZAZIONI MISSIONDRIVEN ED EVIDENZIA CHE ESSA NON A UN TRATTO INDIVIDUALE IMMUTABILE, MA PUO' ESSERE INFLUENZATA DAI PROCESSI ORGANIZZATIVI

Uno studio di Nicola Bellé (Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico) mostra l’importanza della motivazione prosociale se si vuole ottenere una performance migliore dal personale del settore pubblico impiegato in organizzazioni mission-driven come ospedali, scuole e vigili del fuoco. Questa ricerca è la prima a fornire un’evidenza empirica della relazione causale tra la Public Service Motivation (PSM) e la job performance nelle organizzazioni pubbliche grazie all’impiego di un esperimento. Lo studio dimostra che interventi organizzativi mirati ad accrescere la consapevolezza che il proprio lavoro può fare la differenza nella vita degli altri possono acrescere la motivazione prosociale dei lavoratori, che a sua volta porta a una performance migliore.

Bellé ha pubblicato il suo articolo Experimental Evidence on the Relationship between Public Service Motivation and Job Performance su Public Administration Review (January/February 2013, Vol. 73 Issue 1, pages 143-153, DOI: 10.1111/j.1540-6210.2012.02621.x).

La Public Service Motivation nei luoghi di lavoro del settore pubblico è stata oggetto di ampia indagine da quando Perry e Wise nel 1990 hanno affermato che è probabile che chi possiede una maggiore motivazione abbia una performance migliore. Tuttavia, la prova di questa relazione è venuta sempre da ricerche basate solo sull’osservazione, che, pur essendo importanti, comportano problemi di validità interna per i risultati. Bellé ha deciso di affrontare questo tema con un esperimento su un campione di 90 infermieri invitati ad assemblare kit chirurgici come parte di un progetto di cooperazione internazionale.

Bellé ha considerato nella ricerca due fattori che possono stimolare la job performance nei lavoratori del settore pubblico: il contatto coi beneficiari e gli interventi di auto-persuasione. Innanzitutto, i risultati supportano l’idea che questi due fattori abbiano un effetto positivo sulla job performance degli impiegati pubblici. Bellé ha riscontrato che incontrare i beneficiari dei loro sforzi aumenta la persistenza, il risultato, la produttività e la vigilanza degli infermieri. Risultati simili sono stati ottenuti quando agli infermieri è stato chiesto di riflettere sull’impatto sociale del loro lavoro e poi di sostenerlo pubblicamente.

Analizzando ulteriormente i risultati, però, si scopre non solo che gli infermieri esposti al contatto coi beneficiari o a interventi di auto-persuasione mostrano livelli di performance più elevati; ma anche che questo effetto positivo è più forte tra gli infermieri con una maggiore motivazione. Inoltre, Bellé dimostra lo stato dinamico della motivazione, dal momento che il personale infermieristico esposto al trattamento ha mostrato anche un incremento nel livello di motivazione. La motivazione prosociale non è, dunque, un tratto stabile dell’individuo; al contrario, i risultati suggeriscono che il livello di motivazione tra i lavoratori può essere influenzato anche attraverso processi organizzativi. In conclusione, i risultati di questa ricerca migliorano la nostra comprensione di come la motivazione influisca sulla performance, fornendo utili indicazioni per le organizzazioni pubbliche e per la gestione del loro personale.

di Paola Zanella