Chi ha le risorse per cercare trova. E cosi' innova

UN PAPER DI GABRIELE TROILO E DUE COAUTORI MOSTRA CHE LA DISPONIBILITA' DI SLACK RESOURCES CONSENTE ALLE IMPRESE DI CERCARE INFORMAZIONI AL DI FUORI DEL PROPRIO TRADIZIONALE PERIMETRO, GIUNGENDO COSI' A INNOVAZIONI RADICALI

Un nuovo studio esplora la relazione tra risorse e innovazione mostrando come le risorse in eccesso (conosciute come slack resources) possano essere utilizzate per creare innovazioni radicali. Questa ricerca dimostra, infatti, che tale relazione non solo esiste, ma è anche positiva, e può essere spiegata in termini di distal search activity, un tipo di ricerca tramite la quale l’impresa cerca informazioni fuori dal perimetro delle conoscenze attualmente possedute.

Gabriele Troilo (Dipartimento di Marketing), Luigi M. De Luca (Cardiff Business School) e Kwaku Atuahene-Gima (China Europe International Business School) hanno pubblicato l’articolo More Innovation with Less? A Strategic Contingency View of Slack Resources, Information Search, and Radical Innovation, in early view su Journal of Product Innovation Management (DOI: 10.1111/jpim.12094).

L’innovazione radicale è una fonte importante di vantaggio competitivo per le aziende, ma comporta alti livelli di rischio e incertezza e richiede la mobilizzazione di risorse extra. Fino ad oggi poco si sa riguardo l’effetto sull’innovazione delle slack resources, ossia quelle risorse che sono in eccesso rispetto al minimo necessario per un determinato livello di produzione. E non esisteva alcuna evidenza sulla relazione tra queste risorse in eccesso e l’innovazione radicale. Troilo e i suoi co-autori hanno deciso, pertanto, di esplorare questa possibilità sostenendo che le risorse in eccesso possono rivelarsi importanti per un’impresa che fronteggia l’incertezza generata da un’innovazione radicale. Questo studio è stato condotto su un campione di 363 imprese dell’high-tech in Cina.

Gli autori dimostrano che la relazione tra le risorse in eccesso e l’innovazione radicale non solo esiste, ma è anche positiva ed è mediata dalla distal search. L’attività di distal search è un tipo di slack search tramite la quale l’impresa cerca informazioni fuori dal perimetro delle conoscenze attualmente possedute. E’ un’attività che comporta dei rischi, ma le aziende con risorse in eccesso sono nella posizione migliore per attuarla. I risultati mostrano che una relazione positiva esiste tre le risorse in eccesso e la distal search, e tra la distal search e l’innovazione radicale. Inoltre, viene dimostrato che l’effetto delle risorse in eccesso sull’innovazione radicale è parzialmente mediata dalla distal search. Come spiegano gli autori, ciò implica che le imprese usano le risorse in eccesso, attraverso un’attività di distal search, per acquisire nuove informazioni in modo da sviluppare innovazioni radicali (“la strada indiretta”). Ma anche che le imprese possono usare le risorse in eccesso direttamente facendo leva sulle risorse disponibili (“la via diretta”).

Questo studio, tuttavia, ci fornisce un altro risultato interessante. Gli autori, infatti, sono in grado di dimostrare l’effetto moderatore dell’orientamento strategico dell’impresa. Quelle aziende che perseguono costantemente l’attività di innovazione (chiamate prospectors) preferiscono la via diretta per trasformare le risorse in eccesso in innovazioni radicali. Invece, l’effetto delle risorse in eccesso sulla distal search è più forte tra gli analyzers (le imprese che fanno innovazione principalmente nei mercati stabili), e l’effetto della distal search sull’innovazione radicale è più forte tra le imprese che raramente fanno attività di innovazione (i defenders). In conclusione, questa ricerca porta maggior chiarezza sul rapporto tra risorse e innovazione e fornisce diverse linee guida a quelle aziende interessate nel processo di innovazione radicale.

di Paola Zanella