I programmi di aggiustamento strutturale dell'FMI pregiudicano il funzionamento dello Stato nei paesi in via di sviluppo
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I programmi di aggiustamento strutturale dell'FMI pregiudicano il funzionamento dello Stato nei paesi in via di sviluppo

UNA NUOVA RICERCA DI ALEXANDER KENTIKELENIS E COLLEGHI OSSERVA CHE LE RIFORME STRUTTURALI LEGATE AI PRESTITI DELL'FMI INCIDONO NEGATIVAMENTE SULLA CAPACITA' DEGLI STATI DI REGOLARE EFFICACEMENTE L'ECONOMIA

La qualità burocratica nei paesi in via di sviluppo è messa in pericolo dai programmi di aggiustamento strutturale imposti dalle istituzioni finanziarie internazionali, secondo un articolo di Alexander Kentikelenis dell'Università Bocconi e colleghi, pubblicato sull'American Journal of Sociology.
 
In particolare, le riforme strutturali del Fondo Monetario Internazionale (FMI), che impongono la privatizzazione, la deregolamentazione dei prezzi e la riduzione dell'occupazione nel settore pubblico, mettono a repentaglio la capacità dello Stato, compromettendo il sano rapporto tra Stato e imprese, poiché in tempi di incertezza i burocrati cadono più facilmente preda degli interessi privati. «Queste condizioni», dice Kentikelenis, «minano la capacità dello Stato di promuovere una crescita sostenibile e di attuare le politiche in materia di salute, istruzione e sicurezza nazionale».
 
L'articolo studia gli effetti delle riforme promosse dall’FMI sulla capacità dello Stato in 131 paesi in via di sviluppo dal 1985 al 2014.
 
I risultati sollevano dubbi sull’affermazione dell’FMI che le riforme strutturali siano necessarie per migliorare il clima imprenditoriale, promuovere la creazione di posti di lavoro e sostenere la crescita nel medio termine. Al contrario, la privatizzazione, la deregolamentazione e la riduzione dei servizi pubblici hanno portato alla diminuzione della capacità delle burocrazie dei paesi in via di sviluppo di regolare con successo l'economia, in un modo che protegga gli interessi della società e delle imprese.
 
«Per la prima volta, sottolineiamo che le diverse componenti dei programmi dell’FMI hanno un impatto diverso sulla qualità burocratica», conclude Kentikelenis, «e ad essere controproducenti sono le condizioni strutturali che cercano di ribaltare assetti istituzionali nazionali. Di conseguenza, i tentativi dell’FMI di plasmare le burocrazie dei paesi in via di sviluppo ad immagine di quelli dei paesi ad alto reddito sono sbagliati. Questo non significa che le riforme non siano necessarie, ma che dovrebbero essere attuate in accordo con le priorità nazionali e avendo cura di salvaguardare la capacità dello Stato di fornire una regolamentazione efficace - un requisito chiave per lo sviluppo economico".  
 
Bernhard ReinsbergAlexander KentikelenisThomas Stubbs, and Lawrence KingThe World System and the Hollowing-out of State Capacity: How Structural Adjustment Programs Impact Bureaucratic Quality in Developing Countries, in American Journal of Sociology, 124(3), DOI: 10.1086/701703.

di Fabio Todesco
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