Quel che resta della pandemia
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Quel che resta della pandemia

SECONDO LE ANALISI DI ALESSIA MELEGARO E DEL SUO TEAM NELL'AMBITO DEL PROGETTO IMMUNE, ALCUNI EFFETTI SOCIALI DEL COVID SI STANNO RIVELANDO TRANSITORI. A PARTE LA SOCIALITA' TRA LE PERSONE CHE RIMANE RIDOTTA

L’esplosione della pandemia di COVID-19, a febbraio 2020, ha bruscamente impattato la traiettoria di IMMUNE, il progetto di ricerca di Alessia Melegaro sulla modellistica epidemiologica con dinamiche di comportamento finanziato dall’European Research Council alla fine di quell’anno, ma concepito e presentato subito prima della comparsa del virus SARS CoV-2.
 
Il progetto, che era in origine principalmente incentrato sulla comprensione e modellizzazione dei meccanismi decisionali e comportamentali all’origine dell’esitanza vaccinale rispetto a malattie come il morbillo o la meningite, ha finito per occuparsi soprattutto di COVID-19 e per esplorare anche la dimensione sociale di altri comportamenti preventivi come l’utilizzo delle mascherine, il distanziamento sociale e l’igiene personale. “In quei mesi, si sono create le condizioni per osservare su larga scala e sul campo i comportamenti delle persone rispetto alle strategie di contenimento messe in campo dagli istituti di salute pubblica nazionali e locali e per valutarne le determinanti in diversi momenti pandemici, caratterizzati da livelli di rischio e di severità differenti,” afferma Melegaro, professoressa ordinaria di Demografia e Statistica Sociale alla Bocconi.
 
“Abbiamo osservato che la fase di emergenza ha creato dinamiche non abituali,” afferma. “Per esempio, si è creata una più netta polarizzazione tra favorevoli e contrari ai vaccini pandemici: in tempi, per così dire, normali e per altre malattie, una buona parte della popolazione sta nel mezzo, è tiepida e indecisa. Con il COVID, invece, tutti hanno sentito l’esigenza di schierarsi nell’uno o nell’altro campo. Ora che l’emergenza è superata, anche gli atteggiamenti delle persone stanno tornando quelli di prima.”
 
Alcuni degli studi generati da IMMUNE hanno indagato le determinanti dell’atteggiamento rispetto alla vaccinazione e le modalità di comunicazione più adatte a promuoverne l’accettazione. Un’analisi ancora in corso di oltre 26 milioni di post pubblicati su Reddit rigetta l’ipotesi di comportamenti dettati dalla formazione di echo-chambers (situazioni in cui gli individui tendono a interagire solo con persone con opinioni simili e a consumare solo media che si allineano alle loro opinioni preesistenti). La motivazione più forte e diffusa del rifiuto sembra, invece, essere l’opposizione all’obbligatorietà vaccinale.
 
In quanto alle modalità di comunicazione del vaccino anti COVID-19, due ricerche hanno valutato l’efficacia del richiamo all’altruismo, ovvero al fatto che la propria vaccinazione serve anche a proteggere chi, per diversi motivi, non ha la possibilità di vaccinarsi. Tale richiamo sembra avere una certa efficacia, a determinate condizioni, per promuovere la vaccinazione degli adulti, ma assai meno quando gli adulti devono decidere se vaccinare i propri figli.
 
Da una parte, un esperimento ha suggerito che gli argomenti migliori per rendere efficace il richiamo all’altruismo sono: evidenziare circostanze in cui le persone coinvolte abbiano vissuto una condizione di dipendenza dagli altri; rimarcare la cooperazione come norma sociale diffusa; enfatizzare la presenza di individui deboli nella società. Un secondo esperimento ha dimostrato che il richiamo all’immunità di gregge ha una certa efficacia sulla popolazione in generale, ma non sui genitori che, quando devono decidere se vaccinare o meno i figli, sono molto più sensibili alla comunicazione di quelli che sono i rischi della malattia.
 
Differenze culturali sembrano influenzare l’efficacia della comunicazione relativa a comportamenti preventivi come l’utilizzo della mascherina. Una comparazione Italia-Stati Uniti mostra che informare le persone sul fatto che indossare la mascherina protegge gli altri ne stimola l’uso in America, ma non in Italia. Porre l’accento sulla propria protezione ha, invece, effetti altrettanto scarsi nei due paesi. Sia di qua che di là dall’Oceano, gli individui si lasciano, infine, influenzare, dal comportamento altrui: quando l’uso della mascherina si diffonde, anche i più restii finiscono per indossarla.
 
Infine, se gli atteggiamenti e i comportamenti delle persone sembrano essere ritornati alla normalità, la stessa cosa non si può dire rispetto al numero e alla intensità delle relazioni sociali. Dai dati raccolti durante e dopo la pandemia si osserva un effetto permanente sul numero delle interazioni sociali che, in linea con diversi altri paesi europei, ha subito una diminuzione importante. Secondo una rilevazione condotta in Lombardia e, più recentemente a livello nazionale, questo numero, importante per predire la velocità alla quale potrebbe espandersi un’epidemia, si è quasi dimezzato a causa di fenomeni quali lo smartworking, nuove modalità di trasporto e il cambiamento delle abitudini individuali.
 
Come sempre accade con i progetti ERC, IMMUNE ha riunito un ampio gruppo di studiosi di diverse discipline e a diversi stadi della loro carriera. Il gruppo di lavoro comprende, oltre ad Alessia Melegaro: Zhina Aghamohammadi, Duilio Balsamo, Chiara Chiavenna, Maria Cucciniello, Elena D’Agnese, Lorenzo Lucchini, Laura Pasqua Leone, Filippo Trentini, Vittoria Offeddu e un advisory board esterno.
 
Per saperne di più
 
Personal risk or societal benefit? Investigating adults’ support for COVID-19 childhood vaccination. Vaccine 41.25 (2023): 3683-3687 (with Chiara Chiavenna et al.)
 
Altruism and vaccination intentions: Evidence from behavioral experiments. Social Science & Medicine 292 (2022): 114195. (with Maria Cucciniello, Paolo Pin et al.)
 
Investigating the relationship between interventions, contact patterns, and SARS-CoV-2 transmissibility. Epidemics 40 (2022): 100601. (with Filippo Trentini, Nicoletta Balbo et al.)
 
Public opinion on global rollout of COVID-19 vaccines. Nature medicine 27.6 (2021): 935-936. (with Philip M. Clarke et al.)
 
Rapid review of social contact patterns during the COVID-19 pandemic. Epidemiology (Cambridge, Mass.) 32.6 (2021): 781. (with Liu, Carol Y., et al.)
 
Experimental evidence that changing beliefs about mask efficacy and social norms increase mask wearing for COVID-19 risk reduction: Results from the United States and Italy. PloS one 16.10 (2021): e0258282. (with Maria Cucciniello, Paolo Pin et al.)
 
Social contact patterns and implications for infectious disease transmission–a systematic review and meta-analysis of contact surveys. Elife10 (2021), e70294. (with Mousa et al.)
 
COVID-SCORE: A global survey to assess public perceptions of government responses to COVID-19 (COVID-SCORE-10). PloS one 15.10 (2020): e0240011. (with Francesco Billari et al.)
 

di Fabio Todesco
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