Decentralizzare le cure oncologiche fa bene alle persone e anche all'ambiente
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Decentralizzare le cure oncologiche fa bene alle persone e anche all'ambiente

UNA RICERCA DEL CERGAS HA QUANTIFICATO I VANTAGGI ECONOMICI E AMBIENTALI DI DISTRIBUIRE LE CURE SUL TERRITORIO

La missione 6 del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) prevede tra gli altri il decentramento dell’assistenza sanitaria sul territorio, attraverso le case di comunità (una ogni 50 mila pazienti) e gli ospedali di comunità (uno ogni 100 mila pazienti). Ma in che misura un modello di assistenza territoriale è sostenibile sotto i profili ambientale, sociale, ed economico?
 
Hanno gettato luce sul tema Giovanni Fattore, Michela Bobini, Francesca Bobini, Francesca Meda, Benedetta Pongiglione, (tutti del centro di ricerca CERGAS dell’Università Bocconi) Luca Baldino (DG Cura della Persona, Salute e Welfare della Regione Emilia-Romagna), Stefano Gandolfi, Manuela Proietto, Stefano Vecchia e Luigi Cavanna (USL Piacenza) e Licia Confalonieri (Roche) nel paper Reducing the burden of travel and environmental impact through decentralization of cancer care, pubblicato sul numero di febbraio 2024 di Health Services Management Research.
 
La ricerca, che prende in considerazione un periodo compreso tra il luglio 2016 e il luglio 2021 e oltre 18 mila microdati sugli interventi, confronta la cura somministrata ai pazienti oncologici in ospedale con quella effettuata a livello territoriale nella Casa della Salute di Bettola ai pazienti della Val Nure, una remota valle del piacentino. Grazie alla Casa della Salute, oncologi e infermieri itineranti visitano i pazienti a domicilio nella valle. Questo modello, implementato per tutti i punti di erogazione periferici, garantisce un approccio omogeneo alla gestione e alla continuità delle cure per tutti i pazienti indipendentemente dal luogo di residenza: sono infatti sempre gli stessi medici che effettuano le prestazioni in ospedale a svolgerle sul territorio. La qualità delle cure è allo stesso livello nei due diversi contesti anche grazie al mantenimento di parti comuni del percorso di cura e alla preparazione dei farmaci chemioterapici da parte dell'unità di farmaci antiblastici di Piacenza.
 
Una decentralizzazione delle cure dei tumori è resa possibile dalla maggiore sicurezza e maneggevolezza dei trattamenti oncologici attuali, per cui non occorre necessariamente una struttura ospedaliera per somministrarli.
 
Lo studio retrospettivo di Fattore e colleghi confronta l’assistenza fornita ai pazienti oncologici dall’ospedale di Piacenza con quella della Casa della Salute di Bettola. Emerge che nel periodo luglio 2016-2021 il centro sanitario decentrato ha erogato 2.292 interventi, risparmiando 218.566 km, per un valore corrispondente di 131.140 euro. I costi aggiuntivi per il SSN (Sistema Sanitario Nazionale) sono stati di 26.152 euro.
 
La ricerca dimostra che la decentralizzazione delle cure è sostenibile dal punto di vista ambientale per la riduzione di 32,37 tonnellate di emissioni anidride carbonica, per un valore di quasi 6 mila euro. Inoltre, ha vantaggi sotto il profilo sociale, perché riduce tempi e sforzi legati ai viaggi di pazienti fragili e le case di comunità costituiscono un ambiente più piacevole e umano per pazienti, con un beneficio stimato a loro favore di 110 mila euro. Dal paper è emerso anche che il trasferimento sul territorio apporta anche benefici a clinici e infermieri, che lo vivono come un arricchimento professionale e umano e come una "pausa" dalla routine ospedaliera.
 
In ultima analisi, i benefici economici per i pazienti sono sostanziali e dal punto di vista della società il decentramento delle cure oncologiche fa risparmiare sui costi. In un territorio in gran parte montano e collinare come quello italiano, con popolazione anziana e dispersa a livello geografico, la decentralizzazione costituisce pertanto un’importante opportunità di cura per i pazienti oncologici.
 
Giovanni Fattore, Michela Bobini, Francesca Meda, Benedetta Pongiglione, Luca Baldino, Stefano Gandolfi, Licia Confalonieri, Manuela Proietto, Stefano Vecchia, and Luigi Cavanna, “Reducing the burden of travel and environmental impact through decentralization of cancer care”, Health Services Management Research, pubblicato online il 2 febbraio 2024, DOI https://doi.org/10.1177/09514848241229564
 

di Valentina Gatti
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