Agisci come uno scienziato, se vuoi essere un bravo imprenditore
LA SCIENZA E' IL MODO PIU' EFFICACE PER FARE BUONE PREVISIONI, E L'IMPRENDITORIALITA' E' UNA QUESTIONE DI PREVISIONI, SPIEGA ALFONSO GAMBARDELLA NEL QUINTO EPISODIO DEL PODCAST CLARITY IN A MESSY WORLD"Scorri il tuo feed di LinkedIn e troverai infinite storie motivazionali di imprenditori che ce l'hanno fatta grazie a una combinazione di istinto e fortuna. Per quanto affascinante possa essere questa narrazione, vale solo per alcuni outsider - in realtà sembra che il successo imprenditoriale abbia a che fare con un ingrediente sorprendente: la scienza”, dice il conduttore David Wayne Callahan nel presentare Alfonso Gambardella, l'ospite dell'ultimo episodio del podcast Clarity in a Messy World, e il suo tema: perché gli imprenditori dovrebbero agire come scienziati Gambardella è il direttore del Dipartimento di Management e Tecnologia della Bocconi.
“Una delle cose che ha davvero affascinato il genere umano è la capacità di prevedere il futuro”, spiega Gambardella. “E se ci pensate, la scienza è probabilmente il miglior metodo che conosciamo oggi per fare previsioni sul futuro. Ora, vi chiederete, che cosa c'entra questo con il business e gli imprenditori? Bene, una delle caratteristiche principali degli affari e degli imprenditori è che impegnano tempo, risorse e denaro per ottenere, in futuro, qualcosa che non conoscono quando prendono questo impegno. E come lo fanno? Beh, facendo previsioni”.
Tra gli esempi di imprenditori che hanno usato un approccio scientifico, Gambardella porta quelli di Laszlo Biro, il giornalista ungherese diventato imprenditore che ha inventato e brevettato la penna a sfera, e Marcel Bic, l'imprenditore francese che ha comprato il brevetto della penna a sfera da Biro e ne ha iniziato una produzione su scala industriale.
Clarity in a Messy World, condotto da David W. Callahan, è il podcast della Bocconi che va a fondo delle le questioni più controverse e impattanti del nostro tempo. Potete seguire il podcast su Apple Podcasts, Google Podcasts, Spotify, Spreaker e YouTube.
di Fabio Todesco
