Il ruolo dei fattori sociali per diffusione e mortalita'

UN PROGETTO SUI FATTORI DI DIFFUSIONE COINVOLGE CERGAS, COVID CRISIS LAB, LA VIROLOGA ILARIA CAPUA E IL CERN

Il progetto “Diffusion Factors and Mortality from Covid-19” è il risultato di una collaborazione con la virologa Ilaria Capua dell’università della Florida, che ha preso il via a marzo, quando la multidimensionalità del fenomeno COVID cominciava a emergere in tutta la sua evidenza. Nell’ampio studio sono compresi diversi pacchetti di lavoro, che mirano a ricostruire i dati della mortalità reale a livello comunale, regionale e nel confronto internazionale, ma anche le differenze incidenti su soggetti maschili o femminili in considerazione dei fattori socio-comportamentali, le variabili di comorbilità e infine le possibili ripercussioni della pandemia sulle altre patologie.
 
“Dall’iniziale spunto fornito da Ilaria Capua il gruppo di lavoro si è sempre più allargato e oggi comprende molti soggetti tra i quali il CERN di Ginevra che ha messo a disposizione la sua formidabile potenza di calcolo per elaborare le banche dati raccolte, spesso disomogenee, analizzare i dati e incrociare i diversi fattori”, illustra Elio Borgonovi, docente di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche e presidente del CERGAS. “Oggi siamo in grado di cominciare a ragionare sui primi risultati”.
 
Partendo dai dati delle persone positive e decedute dichiarati dai diversi paesi e dalle analisi previsionali, per esempio, si è potuto calcolare un tasso di mortalità più realistico del Covid-19, oltre che una media ponderata in base alla quale risalire alla stima dei pazienti infettati nei diversi paesi. “Alcuni di questi dati sono ora in mano al CERGAS, dove la collega Benedetta Pongiglione sta elaborando per circa 7.200 comuni, secondo gli ultimi dati rilasciati da Istat, delle cartine sensibili con l’evoluzione della situazione settimana per settimana”, descrive il docente. “Tra gli obiettivi più rilevanti della ricerca c’è però quello di introdurre nei calcoli altre possibili concause della pandemia, dall’inquinamento alla rete di trasporti alle relazioni sociali. Quest’ultimo, in particolare, è l’elemento più nuovo e il ruolo degli aggregatori sociali presenti in un territorio è ancora tutto da mettere in relazione con la propensione di quell’area alla diffusione del virus”.

di Emanuele Elli