Premiato l'impegno per rendere accessibile l'economia

UN RICONOSCIMENTO DEL CEPR A TITO BOERI PER LE SUE MOLTEPLICI INIZIATIVE VOLTE A DIFFONDERE LA SCIENZA

Il Centre for Economic Policy Research (CEPR) ha conferito all'economista bocconiano Tito Boeri il premio Special Service to the Profession durante il suo recente simposio annuale tenutosi a Parigi.
 
Nella motivazione di questo riconoscimento sono stati ricordate le iniziative che Boeri ha ideato e sostenuto da lungo tempo volte a rendere l'economia più rilevante dal punto di vista politico e accessibile ai non specialisti. Il CEPR ha anche elogiato Boeri per aver fatto propria la missione di eccellenza nella ricerca dell'organizzazione.
 
Boeri ha avuto un ruolo chiave nella creazione del sito Lavoce.info nel 2002. Da allora, la piattaforma fornisce informazioni e analisi accessibili, autorevoli, obiettive e imparziali su questioni economiche e politiche cruciali, in Italia e fuori. Inoltre, il coinvolgimento di Boeri nel Festival dell'Economia dal 2006, inizialmente a Trento e più di recente a Torino, ha sottolineato il suo impegno per avvicinare l'economia al pubblico. Il Festival ha facilitato felicemente le interazioni tra studiosi di fama internazionale, politici, sindacalisti e giornalisti, favorendo discussioni informate su questioni di attualità.
 
Infine, nel 2015, poco dopo essere diventato Presidente dell'Istituto Italiano di Previdenza Sociale (INPS), Boeri ha avviato il programma “VisitINPS scholars”. Questa iniziativa consente agli studiosi interessati alla valutazione delle politiche pubbliche di avere pieno accesso agli archivi previdenziali italiani e di trascorrere alcuni mesi presso la sede dell'INPS con la possibilità di interloquire con i funzionari che attuano le politiche da analizzare.
 
Il CEPR, un'organizzazione indipendente e apartitica, è stato fondato nel 1983 “per migliorare la qualità del processo di elaborazione delle politiche economiche in Europa e nel mondo, promuovendo una ricerca economica di alta qualità e rilevante per le politiche, e diffondendola in modo ampio verso i responsabili delle decisioni nel settore pubblico e privato”.
 

di Andrea Costa