Sanificazione ambienti ospedalieri: come prevenire 31.000 infezioni in cinque anni
TRA I VANTAGGI DI UN NUOVO METODO PROBIOTICO C'E' ANCHE IL DIMEZZAMENTO DELLE RESISTENZE ANTIBIOTICHE, SECONDO UN NUOVO STUDIO AL QUALE HANNO PARTECIPATO DUE STUDIOSE BOCCONI E RICERCATORI DELLE UNIVERSITA' DI FERRARA E UDINELe infezioni correlate all’assistenza (ICA) e le antibiotico-resistenze comportano elevati oneri sociali ed economici. Un sistema di igiene eco-sostenibile basato su spore di Bacillus (Probiotic Cleaning Hygiene System - PCHS) ha recentemente dimostrato di eliminare stabilmente i patogeni di superficie negli ambienti ospedalieri, senza selezionare specie resistenti agli antibiotici, consentendo di ridurre le ICA e i relativi costi di gestione (Bocconi Knowledge ne aveva scritto qui).
A partire dai dati raccolti nello studio iniziale, effettuato in 6 diversi ospedali in Italia grazie ai ricercatori di 5 diverse università (Ferrara, Udine, Pavia, Messina e Bocconi), è stato condotto un nuovo studio con l’obiettivo di confrontare il PCHS verso i disinfettanti chimici convenzionali per valutare la riduzione delle ICA e la loro gravità, le relative antibiotico-resistenze e i costi. Una metodologia più robusta, basata sulla tecnica del propensity-score matching, è stata utilizzata in questo caso per confrontare i pazienti nei due gruppi con le stesse caratteristiche cliniche (4160 pazienti per gruppo).
L'incidenza cumulativa di ICA ha confermato una diminuzione statisticamente significativa dal 4.6% al 2.4% passando dalla disinfezione chimica tradizionale al PCHS, con variazione delle ICA severe dall'1.57% all’1% e resistenze antibiotiche dall'1.13% allo 0.53%, rispettivamente. Nella prospettiva ospedaliera in Italia, un aumentato utilizzo dal 5% al ​​50% del PCHS rispetto alla disinfezione chimica tradizionale, nei dipartimenti di medicina interna/geriatria e neurologia nei prossimi 5 anni, consentirebbe di prevenire almeno 31.000 ICA e 8.500 antibiotico-resistenze, portando a risparmi di almeno 14 milioni di euro, di cui 11.6 per il trattamento di ICA resistenti. Nel caso in cui il PCHS sostituisse interamente la disinfezione chimica tradizionale in tutti i reparti per acuti degli ospedali Italiani, i risparmi ammonterebbero a 320 milioni di Euro nei prossimi 5 anni solo per trattamenti farmacologici.
Rosanna Tarricone e Carla Rognoni del CERGAS riportano che un sistema di igiene ambientale sostenibile, come il PCHS, può essere considerato un nuovo approccio per la prevenzione e il controllo delle infezioni senza costi aggiuntivi per i sistemi sanitari. Il PCHS potrebbe aiutare a sostenere politiche volte a ridurre lo sviluppo di antibiotico-resistenze e ad aumentare la protezione della salute.
Rosanna Tarricone, Carla Rognoni, Luca Arnoldo, Sante Mazzacane, Elisabetta Caselli, “A Probiotic-Based Sanitation System for the Reduction of Healthcare Associated Infections and Antimicrobial Resistance: A Budget Impact Analysis”, in Pathogens, 2020 9(6) 502, DOI: 10.3390/pathogens9060502.
Nota: Copma Scrl, la società titolare del marchio PCHS, ha finanziato lo studio. I finanziatori non hanno avuto alcun ruolo nella progettazione dello studio, nella raccolta e analisi dei dati, nella decisione di pubblicare o nella preparazione del manoscritto.
di Ezio Renda
